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CANTONEZucchero sold out? Ma poi spuntano biglietti a 600 franchi

28.06.17 - 11:40
Il secondary ticketing è sempre più un problema, anche a Moon&Stars. Ombre sugli organizzatori: «La gente se la prende con noi ingiustamente»
Keystone
Zucchero sold out? Ma poi spuntano biglietti a 600 franchi
Il secondary ticketing è sempre più un problema, anche a Moon&Stars. Ombre sugli organizzatori: «La gente se la prende con noi ingiustamente»

LOCARNO – Sold out per il concerto di Zucchero del prossimo 15 luglio a Locarno. Non ci sono già più biglietti. Almeno così risulta dai canali di vendita ufficiali. Ma sul noto sito Viagogo spuntano ticket con prezzi che oscillano tra i 300 e i 600 franchi. Cifre ben superiori ai 95 franchi del biglietto originale. Come è possibile? Diverse le segnalazioni giunte (anche) agli organizzatori. «La gente se la prende con noi per questi prezzi maggiorati – dice Dani Büchi, CEO di Moon&Stars –. Ingiustamente. Noi non possiamo fare nulla».

Mercato parallelo – Il fenomeno è quello del secondary ticketing. Un mercato parallelo in cui i biglietti per gli eventi più gettonati, musicali, sportivi o di intrattenimento, vengono venduti a cifre più alte rispetto alla tariffa base. Il tema non è nuovo. Basti ricordare, tanto per fare un esempio, lo scandalo scoppiato lo scorso ottobre in Italia per la prevendita del concerto dei Coldplay a Milano. Biglietti esauriti in pochi minuti. Per poi ricomparire, poco dopo, sui siti di rivenditori non autorizzati a prezzi maggiorati. La trasmissione “Le Iene” mise in evidenza che a gestire il meccanismo era proprio la multinazionale che organizzava l’evento.

L’ombra del dubbio – «Quello del secondary ticketing è un grosso problema con cui chi gestisce grandi eventi è confrontato da alcuni anni. I circa 10.000 biglietti per il concerto di Zucchero sono stati effettivamente tutti venduti, tramite le vie ufficiali. Siamo sold out da almeno 5 settimane. C’è sempre un primo sold out. Nel nostro caso è stato per Zucchero».

Il giorno ideale – La data del 15 luglio, secondo il CEO di Moon&Stars, è probabilmente ideale. Anche perché di sabato. «Le vendite stanno andando ancora avanti e non si sa quale sarà il prossimo concerto a essere sold out. Negli anni scorsi le vendite si limitavano a 37.000 biglietti in totale, durante tutto il festival. Quest’anno, a 3 settimane dall’inizio della rassegna, sono stati venduti già 50.000 biglietti in totale».

Controlli aggirati – Il tutto esaurito, tuttavia, resta teorico. Perché alcuni biglietti sono stati acquistati da Viagogo per poi essere rimessi in vendita ad altre condizioni. Ma come riesce Viagogo a ottenere tutti questi biglietti? C’è chi parla di software capaci di aggirare le norme che limitano la vendita dei biglietti per il singolo utente. Büchi taglia corto: «I biglietti sono stati acquistati da persone private. Non sappiamo come questi ticket arrivino poi a Viagogo».

Primi su Google – Piattaforme come Viagogo investono finanziariamente molto in Google. «A tale punto che se uno cerca biglietti per Moon&Stars in rete, le prime offerte visualizzate sono proprio quelle di Viagogo, non le nostre. Il consumatore medio queste distinzioni non le fa. Acquista il biglietto magari a 300 franchi. Poi, quando riceve il ticket a casa, si accorge che c’è scritto che ne costava 100. E allora ci chiama per reclamare».

Ticket non validi – Ma non è tutto. Ci sono altre variabili da considerare. «Noi non possiamo garantire che una persona che acquista un biglietto su Viagogo poi possa entrare al concerto. È già capitato che qualcuno si presentasse alla cassa con un ticket non valido. L’unica cosa che possiamo dire ai consumatori è di acquistare biglietti solo tramite i canali ufficiali».

 

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COMMENTI
 

87 6 anni fa su tio
Chissà perchè più una soluzione è semplice, meno viene presa in considerazione. Come già detto da alcuni blogger: biglietti nominativi. Verifica dell'identità nominativo tramite invio fotocopia documento identità e codice di conferma spedito a casa per verificare che il recapito sia corretto a chi si annuncia online. A chi si presenta allo sportello prevendita, il biglietto viene consegnato a casa, sempre per verifica recapito. Il sistema esclude l'iscrizione per procura. Massimo 4 biglietti a persona, e tale persona deve accompagnare gli altri 3 ospiti all'entrata. Controllo ticket con codice QR stampato da scansionare all'entrata, i biglietti ordinati con un nominativo devono passare in una forchetta di tempo di 5 minuti. Se un biglietto transita più volte, il sistema ovviamente tiene chiusa la sbarra. Se un biglietto di un gruppo nominativo transita dopo tot minuti, il sistema fa partire una richiesta giustificazione all'indirizzo del nominativo responsabile, se non risponde o la risposta non è soddisfacente il nominativo finisce in lista nera per tot tempo, senza poter acquistare altri biglietti. Logicamente il sistema deve essere uniformato almeno a livello svizzero, in non meno di 4 lingue (italiano, tedesco, francese e inglese -chiedo scusa al romancio-). Così il bagarino che finisce in lista nera in un cantone, non apre di nuovo il business in altri cantoni.<=-) la soluzione semplice è stata complicata a sufficienza?

matteo2006 6 anni fa su tio
Ma perché non fanno i biglietti nominativi? troppo semplice come soluzione?

fuoridalgregge 6 anni fa su tio
Finché ci saranno persone disposte a spendere 600.- per un concerto, questo tipo di speculazione sarà sempre più diffusa...

Monello 6 anni fa su tio
..neppure se venisse a suonare nel mio giardino pagherei una simile cifra 600 frs sono una montagna di soldi ..paio di giorni in viaggio in Europa con dolce meta !!...benché zucchero mi piaccia molto !

ziopecora 6 anni fa su tio
che poi basta un minimo di cervello. Si manda a ca#$re chi vende i biglietti a prezzo maggiorato e con i soldi risparmiati si va a trascorrere un fine settimana da qualche parte. Per me già spendere 100 fr per un concerto non sta in piedi.

Benji78 6 anni fa su tio
Il bagarinaggio moderno si chiama secondary ticketing? Che nome elegante, non lo sapevo.

RubenDF 6 anni fa su tio
Purtroppo anche qui nel "piccolo" (Moon&Stars non è manifestazione da poco) c'è del marcio. Sicuramente i rivenditori di biglietti grazie a cavilli legali (ad hoc), riescono a rivendere i biglietti maggiorati e non di poco. Un modo efficace, come qualcuno ha consigliato, per evitare questo, sarebbe che lo spettatore pagante si informi sul prezzo "originale" e qualora mai fosse più caro anche solo di un franco non dovrebbe assolutamente acquistarlo.

Gio 6 anni fa su tio
Risposta a RubenDF
Ma quale marcio e marcio dai !!!! In tutti questi anni è forse la prima volta che riescono a fare un sold out, ma figurati !!!! Normale che se arriva un personaggio del calibro di Zucchero, ci sia gente che approfitta dell'occasione per rivendere i biglietti LEGALMENTE ad un prezzo maggiorato. Si vuoi sempre vedere il marcio ovunque, cambiamo mentalità sennò va a finire con le festicciole di zoccolette e mandolini, suvvia...

RubenDF 6 anni fa su tio
Risposta a Gio
Non era riferito solo ed esclusivamente a Moon&Stars, ma all'ambiente musicale in generale. Comunque è proprio quel "LEGALMENTE" che mi preoccupa. Il mio discorso non annulla i grandi concerti che attirano molta gente e riduce tutto a "festicciole di zoccolette e mandolini" ma bensì a più trasparenza e meno sotterfugi.

Gio 6 anni fa su tio
A sém pinìn anca chì..... E' normale che ci sia Viagogo ma cosa pensate ? Per tutto c'è Viagogo..... pòri nümm....

tip75 6 anni fa su tio
lil Ticino come il resto d'europa ecco cosa succede...
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