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LUGANO

Il caso dell’Argo 1 SA suscita quesiti: «Chi controlla la sicurezza?»

Sara Beretta Piccoli ha interrogato sia il Municipio (con Demis Fumasoli) che il Consiglio di Stato (con Matteo Quadranti) in merito alla gestione delle ditte di investigazione e controllo
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Il caso dell’Argo 1 SA suscita quesiti: «Chi controlla la sicurezza?»
Sara Beretta Piccoli ha interrogato sia il Municipio (con Demis Fumasoli) che il Consiglio di Stato (con Matteo Quadranti) in merito alla gestione delle ditte di investigazione e controllo
LUGANO - «Sicuri della sicurezza?». La consigliera comunale Sara Beretta Piccoli ha interrogato sia il Municipio - insieme a Demis Fumasoli - che il Consiglio di Stato - con Matteo Quadranti - sulla base dei fatti di cronaca avv...

LUGANO - «Sicuri della sicurezza?». La consigliera comunale Sara Beretta Piccoli ha interrogato sia il Municipio - insieme a Demis Fumasoli - che il Consiglio di Stato - con Matteo Quadranti - sulla base dei fatti di cronaca avvenuti negli ultimi giorni nel Cantone. L’inchiesta che ha portato alle sbarre due persone della Argo 1 SA di Cadenazzo - azienda incaricata di gestire la sicurezza al centro per richiedenti l’asilo di Camorino - suscita degli interrogativi sulla gestione delle ditte di investigazione e controllo.

L’interrogazione è rivolta rispettivamente al Municipio di Lugano e al Governo ticinese per capire quali sono i criteri adottati nella scelta di una ditta esterna per la gestione della sicurezza nei centri asilanti o per eventi e manifestazioni, così come per l’affidamento di un mandato ad aziende preposte all’attività di investigazione. Beretta Piccoli e Fumasoli chiedono i nomi delle ditte che hanno ricevuto mandato da parte del Municipio e del Cantone negli ultimi cinque anni e quali controlli sono stati effettuati prima di affidare gli incarichi di sicurezza o investigazione.

Il titolare dell’agenzia di sicurezza Argo 1 SA di Cadenazzo è finito in manette con le accuse di sequestro di persona, usura, atti di violenza nei confronti di almeno un richiedente l’asilo e infrazioni legate al pagamento dei salari. Agli arresti è finito anche un dipendente della ditta, sospettato di reclutare persone per l’affiliazione a gruppi terroristici.

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