Offese sui social alla conduttrice, definita «sex symbol del nostro territorio». La Rsi minaccia le vie legali
COMANO - Infiamma il web la polemica su un post «sessista» con oggetto (donna-oggetto: è proprio qui la polemica) Clarissa Tami. La nota presentatrice Rsi è finita nei giorni scorsi, suo malgrado, sulla pagina Facebook satirica "Il Ticinese Medio - Itm". Il senso del post: come dichiarato dai curatori della pagina, è di celebrare nella Tami «un sex symbol del nostro territorio». La trovata non è andata giù ai vertici della Rsi, che tramite l'ufficio giuridico hanno chiesto la rimozione del contenuto.
«Non volevamo offendere» - Per protesta, la richiesta di rimozione è stata pubblicata sulla stessa pagina Facebook (vedi allegato). All'accusa di «oggettificazione sessuale della donna», la pagina Facebook risponde che «il post in questione non intende ledere in nessun modo Clarissa Tami». E cita dal vocabolario Treccani la definizione di "cosa": il termine, accostato «in modo sessista» alla conduttrice televisiva nel post, è infatti al centro della polemica. Scrive "Il Ticinese Medio":
La definizione di "cosa", da Treccani, toglie ogni dubbio sulla legittimità di utilizzare tale termine in questa circostanza:
"È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione, di concreto o di astratto, di materiale o d’ideale."
Intanto, precisano i curatori della pagina, il post continuerà ad essere on-line. «La nostra libertà d'espressione non può essere limitata da simili minacce» concludono.