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Le Iene: «Quereleremo Quadri»

Il Mattino della Domenica ha scritto che il giornalista Mediaset Gaetano Pecoraro avrebbe fatto visita all’Oceano: «Vogliono screditare il nostro lavoro»
Le Iene: «Quereleremo Quadri»
Il Mattino della Domenica ha scritto che il giornalista Mediaset Gaetano Pecoraro avrebbe fatto visita all’Oceano: «Vogliono screditare il nostro lavoro»
LUGANO - «Gli uccellini cinguettano che la Iena cafona ed il suo cameraman, dopo essere stati in via Monte Boglia, si siano recati all’Oceano… e, a quanto pare, non per intervistare le signorine (o il personale) sui loro permessi d...

LUGANO - «Gli uccellini cinguettano che la Iena cafona ed il suo cameraman, dopo essere stati in via Monte Boglia, si siano recati all’Oceano… e, a quanto pare, non per intervistare le signorine (o il personale) sui loro permessi di la­voro…». Queste righe sono state pubblicate oggi sul Mattino in un articolo dal titolo “Le Iene? Echissenefrega!!”.

Querele in arrivo - Ma davvero il giornalista e inviato delle Iene e il cameraman che lo accompagnava hanno approfittato della gita oltreconfine per confermare il più abusato dei cliché? «No, è una notizia diffamatoria e priva di qualsiasi fondamento», risponde Pecoraro da noi contattato. «Sarò costretto a querelare il signor Quadri e il Mattino della domenica». La denuncia non si limiterà solo alla presunta visita all’Oceano, ma anche all’appellativo “cafone” appioppato all’inviato. «Anche il cameraman presenterà querela», aggiunge Pecoraro.

 «Vogliono screditarci» - «A parte che non ne avremmo avuto il tempo, visti gli stretti tempi di consegna. Ma questa è una notizia pubblicata solo per screditare il nostro lavoro e ciò che abbiamo mostrato nel servizio». Un servizio che, ricordiamo, ha mostrato il fenomeno del frontalierato intervistando i lavoratori che ogni giorno attraversano il confine e alcuni esponenti del mondo politico, tra cui Attilio Bignasca e Lorenzo Quadri.

Le reazioni svizzere - Dopo l’uscita del servizio, martedì sera, le reazioni in Ticino sono state molte e rumorose. Articoli, editoriali, prese di posizione sui social. Ma al giornalista ne è arrivata qualcuna? «Sì, mi hanno scritto in molti. C’è chi mi ha attaccato, ma la maggior parte sono stati gli svizzeri che ci hanno dato ragione».

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