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Case anziani off limits: «Troppe sono fuori norma»

La storia di una novantenne feritasi a causa del pavimento troppo scivoloso. L’Ufficio prevenzione infortuni: «Strutture vecchie, andrebbero modernizzate». Ma in pochi investono
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Case anziani off limits: «Troppe sono fuori norma»
La storia di una novantenne feritasi a causa del pavimento troppo scivoloso. L’Ufficio prevenzione infortuni: «Strutture vecchie, andrebbero modernizzate». Ma in pochi investono
LUGANO - Si è rotta una gamba scivolando sul pavimento della casa anziani. È accaduto a una novantenne del Luganese. A raccontarlo è il figlio, furibondo: «Siamo sotto avvocati. La direzione della casa anziani deve assumers...

LUGANO - Si è rotta una gamba scivolando sul pavimento della casa anziani. È accaduto a una novantenne del Luganese. A raccontarlo è il figlio, furibondo: «Siamo sotto avvocati. La direzione della casa anziani deve assumersi le proprie responsabilità. Quel pavimento è inadeguato». Situazioni all’ordine del giorno, stando all’Ufficio prevenzione infortuni (upi). «Nella Svizzera italiana – sostiene il portavoce Bruno Bernasconi – una buona parte di queste strutture non risponde alle diverse normative».

Infrazioni a valanga - Bernasconi si basa su direttive esistenti da tempo e sull’apposita documentazione pubblicata dall’upi a livello nazionale nel 2013. Non solo il pavimento dovrebbe essere anti sdrucciolo. «Si va ben oltre – riprende – le scale, ad esempio, vanno demarcate, rese visibili. I vetri retinati non vanno più bene. Si rompono troppo facilmente e il rischio di tagliarsi è alto». Occhio anche all’illuminazione nei corridoi, nelle stanze o nelle sale. «In alcuni casi è eccessiva, in altri insufficiente. La vista degli anziani è sensibile, bisogna tenerne conto».

Pericolo di suicidio - Un capitolo particolare lo meritano le ringhiere delle scale. «È inammissibile che nel 2016 ci siano ancora ringhiere con aperture troppo ampie, o addirittura scalabili. Nelle case anziani ci sono anche persone che soffrono di depressione o di vuoti di memoria. Il pericolo di suicidio va prevenuto».

Informazioni riservate - Secondo Bernasconi il problema è sostanzialmente uno. «Molte di queste strutture sono state costruite tra gli anni Cinquanta e Settanta. Adesso non sono più attuali. Andrebbero modernizzate. Ma tutto questo ha un costo. E in pochi sembrano disposti a investire». E c’è anche un altro aspetto da evidenziare. «Gli infortuni nelle case anziani sono frequenti. Il problema è che noi non possiamo sapere con certezza per quali cause avvengono. Si tratta di ambienti parecchio protetti, certe informazioni restano riservate».

Mosche bianche - Una delle poche strutture che negli ultimi anni ha deciso di fare un restyling completo è la casa di cura per anziani del circolo di Mesocco. «Abbiamo speso diverse decine di migliaia di franchi – ammette Hans Imhof, presidente del comitato legato all’associazione dell’istituto – abbiamo sistemato in particolare tutte le porte. È stato fatto un investimento per il futuro».

L’auspicio - «Il fatto – conclude Bernasconi – è che non tutti la pensano così. Lo Stato dovrebbe incaricare qualcuno per supervisionare queste strutture e sensibilizzare gli addetti ai lavori sulla tematica. Eventualmente anche l’upi offre un servizio di consulenza. La questione, in ogni caso, non va né sottovalutata né relativizzata».

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