Un cantiere abbandonato deturpa la baia di Agno. Siamo andati a visitarlo
COLLINA D'ORO - Ormai è la terza estate. Gli abitanti e villeggianti di Orino (Collina d'Oro) iniziano a chiedersi se dovranno sopportare per sempre la vista de “l'obbrobrio”. Un pugno nell'occhio di ferro e cemento, che domina uno dei quartieri più chic del Ceresio: tra siepi fiorite e piscine con vista sulla baia di Agno il cantiere è così dal 2014. «È un incubo, uno spettacolo indecente e un danno per tutto il paese» commenta un vicino. «Nei giorni di pioggia da lì scendeva una colata di fango e acqua, abbiamo dovuto chiedere che erigessero un muro di contenimento; inoltre per i bambini è pericoloso» aggiunge un'altra.
«Abbiamo pagato 800mila franchi» - Il cartello con la scritta «accesso vietato ai non addetti ai lavori» è infatti l'unico ostacolo – a parte una transenna semovibile – ai curiosi. Dentro, sembra quasi che i lavori siano davvero in corso (vedi la gallery). In realtà sono fermi da tre anni. «Abbiamo impiegato un po' ad accorgercene. L'architetto diceva che il cantiere procedeva, di non preoccuparci» spiegano gli acquirenti della villa, una coppia tedesca che vive a Montagnola: «Abbiamo versato 800mila franchi di caparra, quando ce ne ha chiesti altri abbiamo mangiato la foglia e siamo andati dall'avvocato».
Il sindaco: «Auspichiamo tempi brevi» - Sparito il denaro, la villa è rimasta così. Anche l'impresa edile che ha realizzato (a metà) i lavori non ha visto un centesimo: «Aspettiamo ancora 190mila franchi, più 700mila per un altro cantiere a Pregassona, sempre dallo stesso personaggio» fanno sapere dall'azienda. Dove sono finiti i soldi? È quello che sta cercando di capire la Procura. Gli inquirenti stanno passando al setaccio i conti bancari dell'architetto, un 36enne del Sopraceneri finito nei guai già per una serie di altri cantieri (tra cui il famoso “obbrobrio” di Breganzona). Nel frattempo la banca che ha finanziato il cantiere ha chiesto il permesso al giudice, il mese scorso, di mettere in vendita la proprietà. L'auspicio ora, conclude il sindaco di Collina d'oro Sabrina Ramelli, è che «le indagini si svolgano in tempi stretti».