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LUGANO«Così ho vissuto il primo gay pride di Varese»

20.06.16 - 09:10
La testimonianza di Elia Bertossa, classe 1977, partito dal Ticino per assistere al corteo che ha riempito le strade della città lombarda: «Che emozione il minuto di silenzio per le vittime di Orlando
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«Così ho vissuto il primo gay pride di Varese»
La testimonianza di Elia Bertossa, classe 1977, partito dal Ticino per assistere al corteo che ha riempito le strade della città lombarda: «Che emozione il minuto di silenzio per le vittime di Orlando

LUGANO - Duemila persone, con la presenza del console americano. Varese per un giorno è diventata gay friendly. È accaduto sabato per il primo gay pride della città lombarda. Tra i presenti anche Elia Bertossa, classe 1977, partito da Lugano per prendere parte al corteo. «È stata una grande emozione – racconta –. In particolare ho vissuto in maniera profonda il minuto di silenzio per le vittime di Orlando».

È il primo gay pride a svolgersi a così pochi chilometri dal Ticino. Che valore ha avuto per lei questa esperienza?
«Sono occasioni di riflessione importanti. La nostra società non può più fare finta di nulla. Bisogna educare le persone alla libertà, anche sessuale. Non possiamo più sottovalutare nemmeno le prese in giro dei ragazzi nelle scuole, il bullismo. Ci sono adolescenti che si tolgono la vita perché non accettati dalla realtà in cui vivono».

Secondo lei qual è il messaggio più importante che questo tipo di manifestazione dovrebbe lanciare all'opinione pubblica?
«Che i gay sono esseri umani come gli altri. Personalmente ho apprezzato parecchio la presenza di diverse mamme etero con figli. Volevano manifestare solidarietà al mondo gay. In una città di provincia come Varese non è ovvio che accada una cosa del genere».

Lei al gay pride ci è andato da solo?
«Sono partito da Lugano da solo. Poi a Varese ho incontrato alcuni amici di Imbarco Immediato. Erano tutti vestiti da marinai».

Ecco, qualcuno potrebbe dire: «La solita carnevalata...»
«Si sta solo cercando di vivere con leggerezza quello che altri ci fanno vivere come un peso. Sinceramente non bisognerebbe neanche dovere arrivare a manifestare nelle piazze».

Ha accennato al dramma di Orlando. Cosa le ha lasciato questa vicenda?
«Tanta amarezza. Sembra che l'omicida sia un gay represso. È un ipotesi che si fa strada. Buona parte dell'omofobia è dovuta al contesto in cui determinate persone sono cresciute. La tradizione, la religione, a volte soffocano la gente. Dobbiamo riflettere, anche qui in Europa».

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COMMENTI
 

AG 7 anni fa su tio
Appena letto articolo su educazione sessuale in Germania, propaganda gender promossa dal movimento lgbt ..questa è violenza psicologica dittatoriale imposta con aggressività su minorenni e pf che non si parli di pace,nè amore o libertà!!!!

AG 7 anni fa su tio
Davanti alle tragedie assoluto rispetto, poco da dire davanti alla follia! Ma permette una domanda.. non è che la diversità ve la create?La vita privata è una questione personale e intima. Vedo piuttosto la tendenza a proclamare la diversità dalle comunità LGBT piuttosto che la normalità delle differenze e a festeggiare le conquiste ottenute. Non siamo tutti uguali ed esiste il libero arbitrio dove ciascuno si assume le responsabilità delle proprie scelte,limitazioni incluse, senza s questo condizionare la collettività. Perchè accanirsi?! Vivi e lascia vivere.

jibe 7 anni fa su tio
Risposta a AG
L'accanimento nell'ostentazione vi sarà fino a quando non scomparirà anche l'accanimento verso il mancatole persone che fan parte delle varie comunità LGBT e annesse. Quando arriverà il giorno in cui anche chi ama in modo più aperto non subirà trattamenti diversi allora le manifestazioni saranno diventate inutili.

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a jibe
Diventeranno forse inutili, come dici, ma ci saranno sempre ;-)

AG 7 anni fa su tio
Risposta a jibe
Aggressività e violenza dilagano,estendiamo un po' gli orizzonti invece di chiudersi a guscio nel vittimismo! Omofobia? Vogliamo parlare di donnafobia?! Tutti i giorni si sentono notizie allarmanti di femminicidio!!questo è scandaloso! sarebbe un bel gesto se la lobby gay così aperta all'amore e tanto sensibile ai maltrattamenti manifestasse anche x le donne etero che vengono uccise perché amano. Forse ostentare una diversità, ormai accettata anche giuridicamente, e volersi imporre come modello di libertà attira antipatie! Impariamo a guardare il bicchiere mezzo pieno!

jibe 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
Io lo spero con tutto il cuore che diventino inutili! Fino ad allora saranno necessarie a far capire che si può amare una persona senza basarsi sul suo sesso :)

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a jibe
Non è andando vestiti da marinai o da carnevale o come fenomeni da baraccone che si ottengono i risultati. Non ho nulla contro i gay, lo sanno tutti quelli che mi conoscono, ma l'ostentazione non la condivido; in nessun campo.

Gus 7 anni fa su tio
Elia Bertossa, sono un etero ma ti ammiro e soprattutto ti rispetto. L'ignoranza e la religione sono soprattutto le cause dell'omofobia

rojo22 7 anni fa su tio
E un bel chissene...?

jibe 7 anni fa su tio
Risposta a rojo22
Risposta applicabile a qualsiasi contesto. Il modo più efficace per dimostrare disinteresse è quello d'evitare di dare una qualsiasi forma d'attenzione. In breve anche al fatto che non ti interessi potremmo dirti "E un bel chissene...?"

rojo22 7 anni fa su tio
Risposta a jibe
Verissimo! .... ma chissene...
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