Delcò-Petralli: «Il CdS ha un piano per far fronte alla prossima crisi sociale?»
La deputata esprime grandi preoccupazioni riguardo al caso BSI, in particolare riguardo al futuro del personale
BELLINZONA - In seguito allo scossone generato nella giornata da ieri dal caso BSI e dalla seguente decisione di FINMA di imporre alla banca la chiusura entro 12 mesi, concedendo però l'acquisizione da parte del gruppo zurighese EFG, la deputata in Gran Consiglio per i Verdi del Ticino Michela Delcò Petralli ha presentato un'interrogazione al Consiglio di Stato.
Le preoccupazioni espresse riguardano in particolare le conseguenze che la situazione potrà avere sui dipendenti. Presso BSI sono attualmente occupate circa 1100 persone, metà delle quali rischiano il proprio posto a causa della procedura d'acquisizione in atto.
La deputata vuole sapere se il Consiglio di Stato ha previsto un incontro con i vertici di EFG per sapere se intendono mantenere attive le sedi e quanti posti di lavoro saranno garantiti. Viene inoltre richiesto se esiste una strategia per far fronte alla «prossima crisi sociale» e se il Consiglio di Stato ha valutato l'impatto del caso sulla già «grave situazione finanziaria cantonale», considerando che «potrebbe anche non trattarsi di un singolo caso isolato».




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