"Affitti alti e gestione disastrosa, ecco perché scappano tutti"

Chiusure a catena per i take away della 'Casa dello studente': da qualche tempo i negozi si stanno svuotando. Un ex inquilino: "Condizioni precarie". E il proprietario dello stabile non si fa trovare
Chiusure a catena per i take away della 'Casa dello studente': da qualche tempo i negozi si stanno svuotando. Un ex inquilino: "Condizioni precarie". E il proprietario dello stabile non si fa trovare
LUGANO - Fino a qualche mese fa si assisteva a continui cambi di gestione dei vari take away. Adesso nello stabile della 'Casa dello studente' in via Madonnetta a Lugano è in corso una vera e propria moria di commerci. Sono ben quattro i locali attualmente vuoti nell'edificio giallo che si trova da parte all'Università della Svizzera italiana. Il quinto si svuoterà tra neanche un mese.
Costi esorbitanti - Hanno chiuso i battenti la paninoteca, il negozio del sushi, poi quello della pasta e la pasticceria, e ancora quello del cibo indiano... Ora alza bandiera bianca anche il piadinaro, che si trasferirà in uno spazio meno caro a livello di affitto. Alla base dello strano fenomeno sembrano esserci cause ben precise. Almeno stando agli inquilini che sono stati costretti ad abbandonare le loro attività. "Gli affitti sono troppo alti - spiega un commerciante -, esagerati. Si arriva a pagare 1.800 franchi al mese per uno sgabuzzino. O 3.000 franchi mensili per qualcosa di più grande. Con simili premesse un'attività farà sempre fatica a decollare, considerando che poi il prezzo del cibo deve restare basso visto che molti tuoi clienti sono studenti".
Odore di fogna - Ma c'è un altro aspetto che infastidisce gli imprenditori alla 'Casa dello studente'. "La gestione è disastrosa - sostiene un ex inquilino -. Una volta si sono rotte le tubature delle fogne in uno dei locali. È stato chiesto l'intervento dell'amministrazione. Nessuno ha riparato il danno. Infatti all'esterno dei negozi si sente ancora adesso odore di fogna. Ti chiedono tanto per l'affitto, ma in cambio non ti danno nulla".
Silenzio tombale - Da diverse settimane Ticinonline sta cercando di contattare uno dei responsabili dell'edificio in modo da avere spiegazioni. Da un "Mi chiami più tardi" si è passati a un silenzio tombale che vale più di mille parole. Nessuna risposta né a chiamate, né a messaggi. Ora che anche lo storico piadinaro alza bandiera bianca, la situazione si fa addirittura grottesca in via Madonnetta. "La gente passa di lì - riprende uno dei nostri interlocutori - e si chiede che ci fanno tutti quei negozi vuoti con il cartello 'affittasi'. Pazzesco".
Il nome - E c'è pure un aneddoto curioso, sollevato dagli ormai ex commercianti che hanno operato nello stabile. "La chiamano 'Casa dello studente'. Ma in realtà poi non c'è alcun legame con l'Università. Ai piani superiori affittano qualche stanza a ben 1000 franchi al mese. Tutto qui. È un po' pompata la cosa". Anche per questo tema sarebbe stato interessante sentire la versione del proprietario. Ma il telefono continua a squillare a vuoto.






