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I promotori: “Un progetto per permettere di vivere l’esperienza di chi ci lavorava”
SESSA - La miniera d’oro di Sessa potrebbe presto risorgere. Non più per l’estrazione del metallo prezioso, bensì come attrazione turistica. Un progetto da mezzo milione di franchi che, come si evince dalle domande di costruzione in pubblicazione fino al prossimo 31 agosto all’Ufficio tecnico comunale di Sessa, è promosso dalla locale Associazione acqua fregia. “La nostra intenzione – ci dice il presidente Mario Zarri – è di mettere in sicurezza e rendere nuovamente agibile il livello più alto del sistema di gallerie”. Si parla dunque di un tunnel di diverse centinaia di metri che, a progetto realizzato, potrà essere visitato “per vivere in prima persona l’esperienza di chi lavorava nella miniera”. Una prima per la regione, poiché la miniera – attiva dal 1874 al 1953 – non è mai stata ufficialmente aperta al pubblico. Si prospetta comunque un intervento impegnativo. “In particolare si dovranno liberare i primi quindici metri della galleria, che sono interessati da vari cedimenti” ci spiega Zarri.
A pochi passi dall’accesso ai tunnel, l’associazione ha inoltre individuato uno stabile che potrà essere riattato per la creazione di un infocentro. “L’idea è che prima di ogni visita il pubblico venga equipaggiato in maniera adeguata e informato su quanto si vedrà nella miniera”.
I promotori sono però in cerca di fondi. “A dipendenza dei soldi disponibili, una volta ottenuto il via libera inizieremo con la sistemazione della galleria. Non è detto che riusciremo a essere pronti per la stagione 2016. Ma faremo il possibile” conclude Zarri.
