CASO MABETEX: Felipe Turover avvia una causa contro la Svizzera
Felipe Turover, ritenuto testimone chiave delle vicende Mabetex/Borodin, ha avviato una causa contro la Svizzera presso la Corte europea dei diritti dell´uomo di Strasburgo.
Protagonista del filone d´inchieste denominato "Russiagate" (corruzione di alti funzionari del Cremlino, nel frattempo sfociate nel nulla), Turover ha invano chiesto al Consiglio federale e al Ministero pubblico della Confederazione (MPC) di beneficiare delle misure di protezione come testimone, ritenendo di essere sulla lista nera della mafia russa.
A suo avviso, con il loro comportamento le autorità hanno violato in più punti la Convenzione europea dei diritti dell´uomo (CEDU), non garantendo la sua sicurezza e ricorrendo ad un trattamento inumano e degradante. La causa è volta inoltre a dimostrare che Consiglio federale, Tribunale federale e MPC non hanno mai preso seriamente in considerazione i suoi diritti. «Il tutto in un regime di palese e totale illegalità (...) finalizzato a persecuzione politica», si legge nel comunicato firmato congiuntamente da Turover e dal suo avvocato ticinese, Niccolò Salvioni.
Nel novembre scorso il Tribunale federale non era entrato nel merito di un ricorso presentato da Turover contro l´archiaviazione di una denuncia sporta nei confronti di Carla Del Ponte. Turover accusava l´ex procuratrice della Confederazione di aver rivelato la sua identità a due giornalisti del Corriere della Sera nell´ambito di un´inchiesta per corruzione, appartenenza ad organizzazione criminale e riciclaggio, che era arrivata a interessare da vicino anche il presidente russo Boris Ieltsin. Una soffiata che a dire di Turover l´aveva messo alla mercé della mafia russa.
Nato in Russia e ora in possesso della doppia cittadinanza spagnola e israeliana, il 37enne Turover è ritenuto un abile intermediario che avrebbe accumulato una vera e propria fortuna nei traffici finanziari tra la Russia post-sovietica e l´Occidente. Era tra l´altro in relazione con banche ticinesi.
In passato gli inquirenti svizzeri sembravano considerarlo un teste attendibile, mentre alcuni giornali russi lo hanno presentato come un faccendiere, per di più sospettato di oscuri collegamenti con servizi segreti di vari paesi. Turover continua a temere per la sua vita e si trova attualmente in un luogo segreto.
ATS




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!