Lara Comi-Lega, il parlamento europeo propone la scorta

LLUGANO - Dopo i pesanti insulti e le parole non certo “delicate” che la Lega dei ticinesi ha rivolto all’europarlamentare di Saronno, Lara Comi, per aver difeso i frontalieri e per aver stuzzicato Lorenzo Quadri, i vertici del parlamento europeo, come riporta la Prealpina di Varese, hanno allertato le autorità italiane, invitandole a valutare l’opportunità di proteggere la deputata.
Probabilmente una esagerazione che non rispecchia di certo il clima e i reali rischi di violenza che le parole della Lega possono sollecitare. Una esagerazione, ma anche un modo per rispondere, politicamente, alle invettive lanciate dal movimento di Bignasca.
La Comi in ogni caso si è detta disponibile al dialogo "anche se quando nel dibattito politico vengono offese le persone, questo diventa più difficile". Proprio lei insieme al Presidente del Parlamento europea nei prossimi giorni sarà ospite a Berna per parlare di frontalieri e bilaterali.
Intanto ieri a Montecitorio è giunta all’ordine del giorno, la mozione sui frontalieri presentata dal deputato italano-svizzero del Pd Franco Narducci (la mozione chiede di risolvere i problemi tra Svizzera e Italia concernete lo scudo fiscale e conseguentemente anche i frontalieri) che è stata discussa alla Camera insieme ad altri interventi, quelli della Lega, del Pdl e dell’Italia dei Valori. La mozione nonostante l’accordo di tutti non è stata votata in quanto il Governo, assente, non ha risposto e ha preferito rinviare la questione ad una nuova seduta.




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