Macelleria islamica chiusa, il Governo: "Non c'era macellazione"

LUGANO - Alla macelleria islamica di Pregassona non si macellava carne. È quanto ha fatto sapere il Consiglio di Stato rispondendo a un'interrogazione del 2007 da parte di Norman Gobbi. A distanza di quattro anni da quell'atto parlamentare che chiedeva lumi sull'attività della macelleria finita nell'occhio del ciclone, il Governo ha fatto chiarezza. Meglio tardi che mai.
Come si ricorderà la macelleria islamica Hela di Pregassona era stata chiusa dalla polizia per motivi igienici. Secondo quanto era emerso anche da indiscrezioni giornalistiche, il gerente, straniero, ospitava abusivamente di notte nei locali 12 persone che si trovavano illegalmente in Ticino. Persone provenienti dall'Africa, e uno di loro era stato pure arrestato per contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti.
Nella risposta del Consiglio di Stato si viene dunque a sapere che nella macelleria non veniva svolta nessuna attività di macellazione, bensì si vendevano esclusivamente derrate alimentari al dettaglio. Un'attività che era stata classificata a basso rischio di controllo, e quindi la frequenza di ispezione è di 4 anni.
La Macelleria Hela era stata ispezionata nel 2004. Il gerente non era quello coinvolto nell'operazione di polizia avvenuta nel maggio del 2007 . I risultati non avevano dato adito a contestazione. Solo nel 2007 il Laboratorio cantonale e Polizia antidroga svolsero un'ispezione ordinaria (un anno prima della scadenza secondo il calendario del Laboratorio cantonale) e constatarono come non era stato notificato al Laboratorio cantonale il cambio di gerenza. La nuova attività non era quindi nota al Laboratorio cantonale.
"L'attività svolta nella macelleria Hela - spiega il Consiglio di Stato - era stata fino al cambio di gerenza non annunciato, ispezionata dall'autorità competente (il Laboratorio cantonale) in base al rischio (basso in quanto trattasi di sola vendita al dettaglio) e alla frequenza che le risorse umane a disposizione permettono di seguire. In assenza di notifica del cambio di gerenza, il Laboratorio cantonale non aveva motivi per intensificare la frequenza".




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