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LUGANO

Notte di paura, ticinese inseguita in auto da uno sconosciuto

Una serata da incubo per una ragazza che per mezzora è stata inseguita in auto da uno sconosciuto che continuava a farle segnali luminosi indicandole di accostare l'auto. Il racconto della protagonista.
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Notte di paura, ticinese inseguita in auto da uno sconosciuto
Una serata da incubo per una ragazza che per mezzora è stata inseguita in auto da uno sconosciuto che continuava a farle segnali luminosi indicandole di accostare l'auto. Il racconto della protagonista.
LUGANO - Un venerdì sera angosciante quello vissuto da una ragazza, e solo l'intervento della polizia ha permesso di evitare il peggio. Un episodio  per alcuni aspetti simile all'inquietante esperienza vissuta ad ottobre da due ...

LUGANO - Un venerdì sera angosciante quello vissuto da una ragazza, e solo l'intervento della polizia ha permesso di evitare il peggio. Un episodio  per alcuni aspetti simile all'inquietante esperienza vissuta ad ottobre da due donne sulla strada tra Locarno e Brissago.

Questa volta il tutto si è svolto a Lugano. La serata era iniziata con un tranquillo film al cinema, ed è terminata con un improvviso inseguimento in auto da parte di uno sconosciuto che per oltre mezzora ha inseguito la ragazza per le vie del luganese invitandola ad accostarsi in un angolo "per conoscersi". Un inseguimento degno di un film, solo che questa volta era tutto vero.

L'episodio si è verificato poco dopo mezzanotte, ed è la stessa protagonista che ci racconta l'accaduto. "Dopo essere uscita dal cinema, sono stata per un po' a casa di amici. Verso mezzanotte mi sono rimessa in auto con l'intento di raggiungere la mia abitazione. Ma dopo pochi metri mi sono accorta che un'auto, una smart grigio chiaro con targhe italiane, continuava a starmi dietro, facendomi segnali luminosi ed indicandomi di accostare ad ogni possibile occasione. Ho cercato di capire chi fosse, ma non mi sembrava di conoscerlo e quindi ho proseguito per la mia strada cercando di seminarlo. Sembravo esserci riuscita, ma ecco ricomparire l'auto di fronte a me, allora mi sono affrettata prima che l'auto invertisse la marcia e mi sono nascosta per un po' in una stradina laterale. Quando credevo di esser ormai tranquilla mi sono avviata di nuovo in strada per poter finalmente fare rientro a casa, ma nulla da fare, l'auto era di nuovo lì, pronta a venirmi incontro. A quel punto ero veramente stufa, ho abbassato il finestrino e gli ho urlato che diavolo volesse da me. Lui ha abbassatto il finestrino e mi ha detto di non fare la scontrosa invitandomi ad andare con lui in una via secondaria a lato della strada. A quel punto ho approfittato dell'arrivo di un'auto dietro di lui e me ne sono andata via. Pensavo di averlo seminato, ma dopo un po' l'ho visto ricomparire dietro di me".

"Mi sembrava di vivere un incubo - ci racconta la protagonista - non volevo avvicinarmi verso casa, perchè non volevo fargli capire dove abitassi, anche se in alcuni momenti ho avuto il dubbio che già lo sapesse".

Dopo mezzora di estenuanti corse, la ragazza ha chiamato la centrale della polizia. Gli agenti le hanno consigliato di recarsi al comando di polizia di Pambio Noranco, e che lì avrebbe trovato una pattuglia ad attenderla. "Mi sono recata a Pambio Noranco. Lui continuava a seguirmi. Raggiunta la sede della polizia, mi sono fermata davanti all'entrata. L'uomo si era appostato accanto alla mia auto e continuava a fissarmi.  Poco dopo però lo sconosciuto si è reso conto di essere davanti al comando di polizia ed ha notato l'agente che teneva sotto controllo la scena in attesa dell'arrivo di una pattuglia,  e finalmente è scappato".

La ragazza è poi stata accompagnata a casa scortata da un'auto della polizia. I due agenti l'hanno seguita fin sotto il portone di casa. "Sono stati molto gentili ed efficienti. Se non ci fossero stati loro non so cosa avrei fatto". Intanto la polizia ha potuto registrare il numero della targa dell'auto italiana poco prima della fuga.

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