Disoccupazione, Unia: "Servono misure eccezionali"
Il sindacato chiede alle autorità cantonali di rivolgersi alla Confederazione per aumentare di mezzo anno la durata del diritto alle indennità per i disoccupati ticinesi
BELLINZONA - L'Unia chiede misure eccezionali per combattere la disoccupazione e si rivolge alle autorità cantonali. Il sindacato Unia Ticino e Moesa propone in particolare "la reintroduzione delle indennità straordinarie per i disoccupati di lunga durata e di valutare l'opportunità di chiedere alla Confederazione di estendere il numero massimo d'indennità giornaliere".
"Alla luce dell'aumento costante delle persone in cerca d'impiego (erano 10.078 in settembre, in crescita del 2 per cento rispetto ad agosto), delle difficoltà di ricollocamento e delle previsioni pessimistiche per i prossimi mesi Unia chiede al Consiglio di Stato di avviare l'iter per una modifica della Legge cantonale sul rilancio dell'occupazione e sul sostegno ai disoccupati".
Secondo Unia "andrebbe in particolare reintrodotta quella norma che fino al 2003 consentiva il versamento da parte del Cantone di un'indennità straordinaria (pari all'80 per cento di quella federale per 120 giorni) alle persone escluse dalla Legge federale sull'assicurazione contro la disoccupazione (Ladi) o che hanno esaurito il diritto alle indennità da essa previste".
Considerato inoltre che il tasso di disoccupazione in Ticino evolve verso il 5 per cento (eravamo al 4,8 in settembre) e che non vi sono segnali di un'inversione di tendenza, Unia suggerisce "al governo cantonale di valutare l'opportunità di chiedere in futuro alla Confederazione di aumentare di mezzo anno la durata del diritto alle indennità per i disoccupati ticinesi. Una misura prevista dalla Ladi nel caso in cui il tasso di senza lavoro all'interno di un cantone si mantiene almeno al 5 per cento per sei mesi consecutivi".
Foto d'apertura: Tipress
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