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CHIASSO

Luigi Rigamonti, vice-sindaco: “Una mano lava l’altra e il sindaco è ostaggio della Lega”

Ti-Press Francesca Colombo
Luigi Rigamonti, vice-sindaco: “Una mano lava l’altra e il sindaco è ostaggio della Lega”
CHIASSO – “Ho l’impressione che ci si stia avviando verso un ostracismo nei confronti di chi non vuole salire sul carro dei vincitori”. Si è espresso così sulle pagine de LaRegioneTicino Luigi Rig...

<! [if gte mso 9] > CHIASSO – “Ho l’impressione che ci si stia avviando verso un ostracismo nei confronti di chi non vuole salire sul carro dei vincitori”. Si è espresso così sulle pagine de LaRegioneTicino Luigi Rigamonti, municipale socialista della città di confine che condanna la situazione in seno al Municipio cittadino. A far “esplodere” la vicenda è stata la nomina di un docente di sostegno pedagogico presso le scuole comunali. Un docente, afferma Rigamonti, “senza i requisiti, non il mi­gliore a livello di qualifiche ed ol­tretutto non domiciliato a Chias­so, ma raccomandato di ferro”. Sulla nomina si è espresso anche il Tribunale federale che ha annullato la scelta dell’Esecutivo obbligando di conseguenza il Municipio ad una nuova scelta che lo scorso martedì ha premiato il candidato al posto di docente di sostegno pedagogico con le carte in regola.

“Il caso della nomina del docente di soste­gno rappresenta una cartina di tornasole che mostra come stanno andando le cose a Chiasso” risponde Rigamonti al quotidiano sopracenerino. “La po­litica dei favori personali sta pren­dendo il sopravvento sulle scelte fatte nell’interesse della comunità e, soprattutto, delle regole elemen­tari del diritto” incalza il municipale socialista che afferma in seguito che la direzione del comune è oggi in mano a “coloro che in campagna elet­torale hanno proclamato di essere ‘con la gente e per la gente’, sban­dierando la trasparenza come obiettivo al quale ispirarsi”. Una trasparenza che il vice-sindaco vede ora appannata.

“La maggioranza municipale e cioè i due liberali e la rappresentante le­ghista, da un lato chiedono alla Sinistra dov’è e cosa fa, di parteci­pare costruttivamente alla gestio­ne del Comune e dall’altra sabota­no le proposte fatte dagli altri, an­che dal municipale popolare de­mocratico Fabio Bianchi. All’in­terno del Municipio sta così emer­gendo una totale insensibilità alle problematiche sociali”. Situazione questa che spinge il vice-sindaco ad affermare che “il sindaco Colombo è ostaggio della Lega e della famiglia Pantani. Nel corso delle sedu­te municipali prima di prendere posizione rivolge sempre lo sguar­do alla vice-sindaco leghista. Pos­so capire. Se è vero quanto dichia­rato a suo tempo da papà Rodolfo, Colombo è debitore di almeno cin­quecento voti verso la Lega. Oggi è il loro ostaggio. A tal punto che il sindaco ha rinunciato alla presi­denza della Age Sa proponendo la collega di Municipio Pantani. A sua volta, quest’ultima, ha rifiuta­to la mia candidatura come vice­presidente dell’azienda siccome io avrei visioni diverse dalle sue. Una mano lava l’altra, insomma. Qui siamo allo scambio di favori, non solo politici, ma personali”.

Foto apertura (archivio): Ti-Press Francesca Colombo


 

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