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Strage di Erba, la parola alla difesa: "Olindo innocente"

Secondo l'avvocato Schembri, l'unico sopravvissuto, Mario Frigerio, ''è attendibilissimo quando dice che non conosce l'aggressore". Inoltre nella confessione dell'imputato ci sono ''243 errori''. ''Olindo è innocente'', sostiene il legale. ''Nessuna traccia dei due accusati nella casa del massacro.''
Keystone / Epa Matteo Bazzi
Strage di Erba, la parola alla difesa: "Olindo innocente"
Secondo l'avvocato Schembri, l'unico sopravvissuto, Mario Frigerio, ''è attendibilissimo quando dice che non conosce l'aggressore". Inoltre nella confessione dell'imputato ci sono ''243 errori''. ''Olindo è innocente'', sostiene il legale. ''Nessuna traccia dei due accusati nella casa del massacro.''
COMO - Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage di Erba, "è un teste a nostro discarico". Così Fabio Schembri che assiste Olindo Romano, accusato insieme alla moglie Rosa Bazzi del massacro dell'11 dicembre 2006, parla...
COMO - Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage di Erba, "è un teste a nostro discarico". Così Fabio Schembri che assiste Olindo Romano, accusato insieme alla moglie Rosa Bazzi del massacro dell'11 dicembre 2006, parla in aula per sostenere l'innocenza del suo assistito. L'avvocato di Olindo usa la testimonianza di Frigerio, teste chiave contro i coniugi Romano, a discolpa dell'ex netturbino.

"Frigerio è attendibilissimo quando dice - spiega Schembri in aula alla presenza di tutti i familiari delle vittime - che l'aggressore non lo conosce". Una versione iniziale che poi non cambia nella dinamica, ma "solo nel personaggio". Solo il 26 dicembre 2006, spiega nell'aula del Tribunale di Como, Frigerio parlerà del ''vicino di casa". Dal primo colloquio con gli investigatori fino al 26 dicembre l'unico sopravvissuto non avrebbe mai fatto il nome di Olindo Romano.

Né la confessione di Olindo Romano è prova della sua colpevolezza, piuttosto della sua innocenza. "In 90 pagine - dice il legale - ci sono 243 errori e alla fine Olindo dirà: 'Metta quello che vuole'". Tanti i particolari che per la difesa non sa fornire: "Non sa come è stato ucciso il bambino, né quanti colpi sono stati inflitti a Raffaella Costagna, dice di aver usato la spranga contro Mario Frigerio e di aver usato solo un accendino per l'incendio", elenca l'avvocato. I 'forse' e i 'non ricordo' sono ben "due al minuto", spiega Schembri che ha cronometrato la confessione poi ritrattata dal suo assistito.

Tra le prove elencate da Schembri anche la relazione del Ris in cui gli esperti "non trovano nessuna traccia dei Romano nella casa della strage, né tracce delle vittime nell'abitazione dei presunti assassini". Poi, parla anche del poco tempo a disposizione dei coniugi Romano: "E' incredibile che nella lavanderia, dove si sarebbero cambiati, non lasciano neppure una traccia di sangue, nonostante avessero una finestra di minuti esigua". "In tre minuti - prosegue, contestando le accuse del pm Massimo Astori - avrebbero colpito 44 volte poi si sarebbero cambiati, rivestiti, avrebbero fatto dei sacchi per liberarsi degli abiti sporchi e sarebbero riusciti ad uscire da via Diaz senza farsi notare. Neanche le forze speciali vi sarebbero riuscite".

E l'avvocato non risparmia neanche una stoccata all'accusa e alle parti civili colpevoli di aver "offeso e deriso la difesa". Schembri parla di un attacco ad hominem: "Attacca, delegittima e avrai ragione". Poi si rivolge ai giudici chiamati a "vivisezionare gli atti, confrontarli e soprattutto con il compito di essere giusti e di ragionare con le proprie teste".

Alla fine conclude: "Olindo Romano viveva in via Diaz, ama la sua sposa Rosa Bazzi sopra ogni cosa ed è innocente".

Foto d'apertura: Keystone / Epa Matteo Bazzi
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