Cerca e trova immobili
LOCARNO

Secondo tragico fatto di sangue dell'anno

Secondo tragico fatto di sangue dell'anno
LOCARNO - Se si esclude il tragico episodio dell'aggressione avvenuta durante il carnevale a Locarno che ha costato la vita a Damiano Tamagni, vicenda sulla quale gli inquirenti stanno ancora indagando, l'omicidio di ieri sera è il primo grave ...

LOCARNO - Se si esclude il tragico episodio dell'aggressione avvenuta durante il carnevale a Locarno che ha costato la vita a Damiano Tamagni, vicenda sulla quale gli inquirenti stanno ancora indagando, l'omicidio di ieri sera è il primo grave fatto di sangue dell'anno. Un episodio  che stando a quanto finora appurato sembra essere stato premeditato dall'autore della sparatoria.

Lo scorso anno le cronache ticinesi sono state funestate da due fatti di sangue: la morte di Giampiero Nervegni, ucciso dal fratello Renato  nella  notte tra il 6 e il 7 gennaio. Un episodio che si è concluso quest'anno con un processo che ha condannato Renato Nervegni a 7 anni a mezzo di detenzione.
Il secondo caso del 2007 era avvenuto in un’abitazione di Minusio situata sulla riva del lago, a fine maggio, quando uno sconosciuto  aveva fatto irruzione nella stanza da letto in cui si trovavano due anziani coniugi svizzero tedeschi e colpendoli con un coltello a scopo di rapina. Fortunatamente  grazie all'immediato ricovero era stato possibile salvare le loro vite.

Nessun omicidio nel 2006, che fu il primo anno dal lontano 1980 in cui in Ticino non si verificarono episodi di cronaca nera.

L'anno horribilis per il Ticino  per quanto riguarda  i fatti di sangue è sicuramente quello del 2005, anno in cui si registrarono ben 5 casi gravi di omicidio e altrettanti morti.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE