COMANO
Biagi, il ricordo di Michele Fazioli: "Un grande giornalista" /
Michele Fazioli, una delle maggiori figure di spicco del giornalismo ticinese, ricorda il collega Enzo Biagi che questa mattina, nella clinica milanese Capitanio, è spirato all'età di 87 anni.

None
Biagi, il ricordo di Michele Fazioli: "Un grande giornalista" /
Michele Fazioli, una delle maggiori figure di spicco del giornalismo ticinese, ricorda il collega Enzo Biagi che questa mattina, nella clinica milanese Capitanio, è spirato all'età di 87 anni.
COMANO - "Enzo Biagi era un signore: intelligente, curioso di tutto, sensibile . Aveva, come giornalsita, due accenti: quello civile (un grillo parlante che criticava i potenti, spesso liquidandoli con lampi di ironia irresisti...
COMANO - "Enzo Biagi era un signore: intelligente, curioso di tutto, sensibile . Aveva, come giornalsita, due accenti: quello civile (un grillo parlante che criticava i potenti, spesso liquidandoli con lampi di ironia irresistibile. Bastava una battuta per denudare il re e rivelarne vizi e vezzi); e poi quello più intimo, quasi privato, legato alla nostaglia affabile delle proprie memorie, dei propri affetti (il suo Appennino, la sua Bologna, la sua famiglia) e alla ricchezza dei suoi incontri personali con uomini e donne anonimi e poi con personaggi celebri del mondo intero.
Io lo incontrai diverse volte, in due edizioni di Controluce e in una serata pubblica. Era affabile, umoristico, con lo sguardo guizzante dell’emiliano astuto, dal giudizio scattante e affilato. Con noi svizzeri era benevolissimo: rispondeva sempre volentieri ai nostri inviti, non chiedeva compensi, ci invidiava il rigore e un certo senso della misura, anche nel giornalismo, pur accorgendosi anche delle nostre piccole tentazioni provinciali. Stimava la serietà del nostro paese confrontandola con certa sgangheratezza pubblica del suo.
La sua maggior qualità? Saper concentrare in due battute il senso di un giudizio complesso. E poi saper ricordare persone e stagioni usando sapientemente lo scintillio della lacrima e il riso della battuta sdrammatizzante.
Un difetto? Non aver saputo smarcarsi dalla eroicizzazione monumentale costruitagli addosso in seguito al famoso “editto bulgaro” di Berlusconi”. I nemici del cavaliere gridarono “Biagi santo subito”. Ma Biagi era un critrico amabile del potere, un dispensatore di giudizi sapidi e anche aspri ma mai un oppositore, un resistente della libertà, neanche fossimo in un regime fascista. Lui, pur non facendo mai la vittima (volle sdrammatizzare, sorridere bonariamente), non seppe sottrarsi del tutto all’uso ideologico (sbagliato) fatto da altri del suo talento giornalistico (grande, davvero)".
NOTIZIE PIÙ LETTE
ULTIME NOTIZIE TICINO




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!