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Ticino

BELLINZONA: Piccola storia dell’arte nel Ticino

Un’esposizione-gioco ideata dal Museo in erba di Bellinzona. In collaborazione con il Musée en Herbe di Parigi.
BELLINZONA: Piccola storia dell’arte nel Ticino
Un’esposizione-gioco ideata dal Museo in erba di Bellinzona. In collaborazione con il Musée en Herbe di Parigi.
Grandi e piccini potranno scoprire a Bellinzona, negli spazi del Museo in erba, il primo percorso ludico e interattivo dedicato ad artisti presenti nelle collezioni dei musei ticinesi, scelti per offrire una delle tante possibili “piccole storie”...
Grandi e piccini potranno scoprire a Bellinzona, negli spazi del Museo in erba, il primo percorso ludico e interattivo dedicato ad artisti presenti nelle collezioni dei musei ticinesi, scelti per offrire una delle tante possibili “piccole storie” (cioè destinate ai giovanissimi) dell’arte nel Ticino.

Quattordici immagini - di quattordici artisti diversi – che presentano l’evoluzione dei modi pittorici in un percorso di scoperta degli uomini, del paesaggio e del carattere di una piccola ma vivace regione, partendo dal minuzioso realismo ingenuo del pittore di valle del XIX secolo per giungere alle raffinate sintesi figurative delle correnti moderne Volendo trasmettere al bambino il concetto di museo, il valore cioè della formazione e conservazione di un patrimonio culturale collettivo, tutte le opere proposte sono state individuate tra quelle appartenenti alle raccolte pubbliche ticinesi (Museo cantonale d’arte di Lugano, Museo civico di belle arti di Lugano, Museo d’arte di Mendrisio, Museo d’arte moderna di Ascona, Museo Villa dei Cedri di Bellinzona, Pinacoteca cantonale Züst di Rancate e Pinacoteca comunale Casa Rusca di Locarno).

Per la definizione di una rassegna che fosse rappresentativa e funzionale agli obiettivi del percorso ludico e didattico della “Piccola storia”, nella selezione delle quattordici opere si è tenuto conto della statura dei singoli artisti, dell’interesse iconografico dei quadri – preferibilmente in relazione ad un carattere regionale – e, al fine di assicurare al bambino una lettura immediata e non ambigua dell’opera, della nitidezza figurativa dell’immagine stessa. Ritenuto opportuno mantenere una certa uniformità di presentazione per quanto riguarda il genere delle opere proposte, la scelta è stata limitata alla pittura, con due sole deroghe nei campi peraltro affini dell’acquarello su carta e del rilievo dipinto.

Il periodo considerato si estende sui due ultimi secoli: tutto il Novecento, fino alla nostra contemporaneità, e l’Ottocento, che ha visto ai suoi inizi, nel 1803, la nascita del Cantone Ticino. Gli artisti considerati sono: Carlo Agostino Meletta (1880-1875), Antonio Rinaldi (1816-1875), Adolfo Feragutti Visconti (1850-1924), Luigi Rossi (1853-1923), Filippo Franzoni (1857-1911), Marianne Werefkin (1860-1938), Edoardo Berta (1867-1931), Jean Arp (1886-1966), Giuseppe Foglia (1888-1950), Guido Gonzato (1896-1955), Costante Borsari (1896-1984), Italo Valenti (1912-1995), Massimo Cavalli (1930) e Fernando Bordoni (1937).

Un’occasione per i piccoli, di scoprire divertendosi non solo artisti importanti che hanno segnato lo sviluppo nel Ticino di un pregnante discorso figurativo ma anche i musei che ospitano le loro opere; uno stimolo poi per varcare la soglia dei “musei dei grandi” dove ci sono i “quadri veri”.

La scelta delle opere di questa prima mostra didattica realizzata dal Museo in erba di Bellinzona è stata effettuata da Loredana Bianchi e Stella Nessi in collaborazione con Maria Will che ha curato le schede di approfondimento presentate nel catalogo. Il percorso pedagogico e allo stesso tempo ludico, per bambini dai 4 agli 11 anni, è stato realizzato da Sylvie Girardet et Norbert Journo, gli ideatori di questo originale approccio all’arte basato sul gioco che da anni collaborano all’allestimento di esposizioni per il giovane pubblico.

La “Piccola storia dell’arte nel Ticino” è presentata nella forma delle “Scatole di colori”, di cui il pubblico ticinese ha avuto modo, nell’autunno 2000, di scoprire quelle di Monet. Le riproduzioni delle opere, presentate in grandi valige di legno, secondo un ordine non cronologico ma tematico, sono accompagnate da giochi di osservazione, puzzles e manipolazioni che contribuiscono alla scoperta e alla comprensione non solo dell’artista ma anche di una storia.

Come complemento alla mostra, per meglio far scoprire al giovane visitatore usi e costumi di un mondo passato saranno presentati alcuni oggetti legati alla civiltà contadina, alla pesca, alla vendemmia… ma anche oggetti personali appartenuti agli artisti in modo tale che il bambino capisca che, comunque, dietro l’opera c’è sempre un uomo.

A disposizione dei giovani visitatori un mini catalogo-gioco che li accompagnerà durante la visita. Un dossier pedagogico sarà messo a disposizione degli insegnanti che potranno così avere delle indicazioni per preparare la loro classe.

Contemporaneamente all’esposizione saranno organizzati degli ateliers creativi dove gli artisti in erba potranno mettere in pratica alcune tecniche legate ai temi e agli artisti proposti e poi portare a casa il loro piccolo capolavoro!

In particolare, il sabato pomeriggio saranno organizzati alcuni “incontri con l’artista” dove i ragazzi potranno conoscere e lavorare con artisti contemporanei ticinesi. (Un programma dettagliato degli ateliers e delle manifestazioni sarà disponibile da inizio marzo.)

L’esposizione è stata realizzata grazie al contributo di UBS; Associazione il museo in erba; Dicastero Cultura, Turismo e Economia Pubblica, Bellinzona; Repubblica e Cantone Ticino.

Catalogo : Sylvie Girardet, Nestor Salas « Piccola storia dell’arte nel Ticino», schede di Maria Will, Collana Ciao artista! Salvioni Edizioni, 2001

Per informazioni e prenotazioni (visite delle classi e ateliers): Il Museo in erba, Piazza Magoria 8, 6500 Bellinzona, Svizzera, + 41 91 835.52.54.

15 marzo – 22 settembre 2001 (luglio e agosto chiuso!) orari: lu – ve: 8.30 – 11.30, 13.30 – 17.00, sabato e domenica e festivi: 14.00 – 17.00 (per gruppi e scolaresche la prenotazione è obbligatoria)

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