No al potenziamento della linea ferroviaria tra Bellinzona-Luino-Novara

Il Canton Ticino e le province di Varese e Novara esprimono perplessità sull'eventuale potenziamento della linea ferroviaria Bellinzona-Luino-Novara per le merci, tramite la realizzazione di un secondo binario in sede separata. Il progetto -come si ricorderà - è stato al centro della discussione che si è svolta durante l'incontro tra Moritz Leuenberger e Pietro Lunardi lo scorso 24 giugno a Milano.
Negli scorsi giorni la Comunità di lavoro Regio insubrica ha trasmesso alle Autorità competenti una lettera in cui sottolineano le conseguenze ambientali che un simile progetto potrebbe apportare, mettendo in discussione l'effettiva opportunità di un potenziamento prioritario di quest'asse.
"L'attuale binario Bellinzona-Sesto Calende si sviluppa in buona parte attraverso una stretta fascia di territorio densamente insediato tra il lago e la montagna. L'attuale traffico già oggi incide pesantemente su una regione con un'elevata vocazione turistica. In questo senso sarebbe certamente auspicabile la messa in galleria della linea esistente, nell'intento di allontanare i treni merci che attualmente attraversano i nuclei abitati arrecando in particolare forti disturbi a livello fonico", si legge nella lettera.
Inoltre viene evidenziato che i due terzi del traffico delle merci utilizza la linea principale via Chiasso e un terzo l'itinerario via Luino, per cui - secondo la Regio Insubrica - sarebbe prioritaria la realizzazione di una nuova linea tra Lugano e Milano, come peraltro previsto nella "Convenzione concernente la garanzia della capacità delle principali linee che collegano la nuova ferrovia transalpina svizzera alla rete italiana ad alta capacità' approvata dai rispettivi governi e parlamenti neI 2001.
"Il potenziamento - si legge - di questa direttrice appare necessario per soddisfare le esigenze della corrente di traffico principale tra i due Paesi. Inoltre senza il completamento di AlpTransit a sud di Lugano il traffico viaggiatori a lunga distanza (Milano-Lugano-Zurigo) e quello regionale e transfrontaliero tra Lugano, Como/Chiasso e Varese saranno ostacolati dalle carenti capacità. La concentrazione delrintero futuro traffico dei viaggiatori e di gran parte di quello delle merci sulla ottocentesca linea esistente tra Lugano e Chiasso, pregiudica l'attrattività del servizio".
Secondo la Regio Insubrica una nuova linea verso Luino non potrebbe alleggerire che in minima parte l'asse principale che raccoglie i traffici destinati all'area centro-orientale delia Lombardia, al nord- est e al centro Italia.
Infine viene posto l'accento sul fatto che occorrerebbe pure sfruttare maggiormente l'asse del Sempione/Lötschberg che da Basilea, centro di smistamento per le merci tra la Germania e l'Italia, permette di indirizzare direttamente i treni verso Novara, Busto Arsizio e Genova.




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