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VALLESE

Pfister torna a Blatten

Il consigliere federale si è già recato a Ferden mercoledì poche ore dopo il crollo del ghiacciaio assieme al collega Albert Rösti
Parlamentsdienste / Tim Loosli
Fonte Ats
Pfister torna a Blatten
Il consigliere federale si è già recato a Ferden mercoledì poche ore dopo il crollo del ghiacciaio assieme al collega Albert Rösti
BLATTEN (VS) - Il consigliere federale Martin Pfister tornerà stasera nuovamente nella zona disastrata della Lötschental, in Vallese, per partecipare a Wiler a un evento di solidarietà destinato la popolazione. Lo ha indicato all'agenzia Keystone-...

BLATTEN (VS) - Il consigliere federale Martin Pfister tornerà stasera nuovamente nella zona disastrata della Lötschental, in Vallese, per partecipare a Wiler a un evento di solidarietà destinato la popolazione. Lo ha indicato all'agenzia Keystone-ATS il portavoce del Dipartimento federale della difesa, protezione della popolazione e dello sport (DDPS) Lorenz Frischknecht.

Con la sua presenza il "ministro della difesa" vuole testimoniare la solidarietà del governo e di tutta la Svizzera alla regione colpita. Pfister renderà anche visita alle truppe stanziate a Turtmann (VS).

Il consigliere federale si è già recato a Ferden, località pochi chilometri a valle rispetto a Blatten, mercoledì poche ore dopo il crollo del ghiacciaio assieme al collega Albert Rösti, "ministro dell'ambiente". In quell'occasione aveva assicurato alle persone colpite che l'esercito avrebbe fornito tutta l'assistenza necessaria.

Per il momento tuttavia, la situazione sul fronte della sicurezza non consente ancora il dispiegamento delle truppe, che da mercoledì si trovano in attesa a Turtmann, munite di pompe per l'acqua, escavatori e altre attrezzature pesanti per lo sgombero, nonché materiale per l'illuminazione.

Il comandante di divisione Raynald Droz, comandante dell'operazione di soccorso dell'esercito, ha dichiarato ieri che questa situazione è molto difficile: "non essere dispiegato a causa dei forti rischi è frustrante come comandate, soldato e persona". Droz ha promesso che l'esercito tratterà tutte le persone colpite come se fossero membri della famiglia.

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