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SVIZZERA«I consiglieri federali sono troppo orientati verso il proprio partito»

20.02.22 - 10:30
Thierry Burkart ritiene che in questo modo si metta in pericolo il principio di collegialità
Keystone
«I consiglieri federali sono troppo orientati verso il proprio partito»
Thierry Burkart ritiene che in questo modo si metta in pericolo il principio di collegialità
Il presidente del PLR svizzero mette in guardia dalla tendenza di profilarsi personalmente di alcuni ministri: «Se ognuno porta soltanto l'opinione del suo partito, tanto vale abolire il Consiglio federale».

BERNA - I consiglieri federali sono troppo orientati verso il loro partito, invece di rappresentare in modo unitario le decisioni prese congiuntamente. È quanto afferma il presidente del PLR, Thierry Burkart, che vede in questo atteggiamento un rischio per il principio di collegialità.

In un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick, Burkart mette in guardia dalla tendenza dei ministri a profilarsi personalmente, come emerso da alcune indiscrezioni. Ne va anche della libertà di discussione, rileva. «Se ognuno porta soltanto l'opinione del suo partito, tanto vale abolire il Consiglio federale».

Interpellato sul rinnovo del Governo dopo le elezioni federali del 2023, il consigliere agli Stati argoviese si dice favorevole allo status quo. Se il PLR perdesse un seggio a vantaggio dei Verdi, saremmo di fronte a un «enorme slittamento a sinistra», secondo Burkart, il quale dubita che anche l'UDC e l'Alleanza del Centro appoggino un cambiamento del genere.

Il presidente del PLR non sembra nemmeno convinto da un eventuale consigliere federale verde al posto di un socialista. Il PS è un partito saldamente ancorato in tutto il paese, dal governo federale ai cantoni, fino ai comuni, rileva Burkart. Certo, le due formazioni hanno similitudini a livello ideologico, ma a suo modo di vedere i Verdi si apparentano maggiormente a un movimento e il PS garantisce maggiore stabilità in seno all'Esecutivo.

Sui suoi primi mesi alla testa del PLR, Burkart parla di un bilanciamento tra un chiaro posizionamento a destra del centro e un partito che sostiene lo Stato ed è pronto al compromesso. Se è sempre più difficile raggiungerne di ampi, che vadano da destra a sinistra, è perché si assiste a una frammentazione a sinistra, simile a quella vissuta dai partiti borghesi negli anni novanta, secondo Burkart.

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