Quasi il 20% degli occupati lascia il proprio impiego

I dati raccolti tra il 2018 e il 2019 mostrano che sono soprattutto i giovani a cambiare lavoro
Fra i motivi principali: delle condizioni non soddisfacenti e la semplice voglia di cambiare
BERNA - Il 19,2% delle persone con un lavoro hanno lasciato il loro impiego. È quanto rende noto l'Ufficio federale di statistica (UST) basandosi su dati raccolti fra il 2018 e il 2019.
La tendenza alla mobilità è particolarmente accentuata tra i giovani.
Secondo quanto si legge in un comunicato odierno, delle persone che hanno lasciato l'impiego il 9,8% ha cambiato impresa, il 2,9% ha cambiato lavoro all'interno della stessa impresa, l'1,8% è entrato in disoccupazione ai sensi dell'Ufficio internazionale del Lavoro (ILO) e il 4,6% ha lasciato la vita professionale.
Fra i principali motivi di cambiamento, si trovano "condizioni di lavoro non soddisfacenti" (3,0%), "semplice voglia di cambiare" (2,2%), "licenziamento" (2,1%), "fine di un contratto a tempo determinato" (2,0%), "altri motivi" (1,9%), "pensionamento all'età ordinaria/anticipato/forzato)" (1,5%) e "custodia dei figli/altri doveri personali/famigliari" (0,7%).
Particolarmente mobili risultano i giovani, con quasi una persona occupata su quattro fra i 15 e i 24 anni che ha cambiato lavoro. Il tasso di rotazione netto si riduce progressivamente con l'avanzare dell'età, per attestarsi non oltre il 4,7% tra i 55 e i 64 anni. Oltre a questo, quanto più tempo una persona tiene il medesimo posto di lavoro, tanto più si riduce la prospettiva di lasciarlo.




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