Marito e moglie morti a Losanna, entrambi avevano problemi di salute

Da polizia e Ministero pubblico non filtra nulla in merito all'episodio di sabato, i vicini di casa sono scioccati
LOSANNA - Sono ancora avvolte nel mistero le esatte circostanze di quanto è avvenuto sabato nel complesso Bel-Air a Losanna. Un uomo di origine etiope di 52 anni, sposato e padre di due figli, è morto dopo essere precipitato da un'altezza di 35 metri. La polizia, una volta entrata nell'appartamento, ha trovato il corpo senza vita della moglie, cittadina svizzera 51enne.
Lo sconcerto è palpabile tra i vicini di casa. «Li conoscevo. Era una bella famiglia, sono sotto shock», ha dichiarato una donna alla testata romanda 24 Heures. Un altro residente afferma di aver sentito rumori riconducibili a una lite provenire dall'appartamento, ora sotto sequestro. Soprattutto una voce femminile. Quello di sabato non sarebbe stato un caso isolato, anche se nessuno nel palazzo era a conoscenza di precedenti interventi della polizia o episodi di violenza.
C'è chi ha parlato di «tensione nella coppia», ma al momento quella di un possibile omicidio-suicidio è un'ipotesi non confermata dal Ministero pubblico e dalla polizia municipale di Losanna. Il riserbo sullo stato delle indagini è massimo.
Un amico del 52enne ha fornito alla polizia, e poi a 24 Heures, alcune informazioni sul contesto familiare. La coppia aveva due figli adolescenti, un 17enne e una 15enne, che sono ora affidati ai nonni materni che vivono nella località francese di Annemasse. La coppia risiedeva nel complesso Bel-Air da quasi vent'anni e frequentava le attività dell’Associazione Amhara, dal nome di un’etnia del nord-ovest dell’Etiopia che subisce violenze nel contesto di conflitti armati.
L'uomo avrebbe avuto negli ultimi mesi dei problemi di salute, che l'avevano costretto a ridurre la sua attività professionale nel settore delle installazioni fotovoltaiche al 50%. Solo da una settimana aveva ripreso la piena operatività, ma diceva di sentirsi «molto stanco». La moglie, invece, era una collaboratrice scientifica nell'analisi dei dati presso l'Ufficio federale della sanità pubblica ma anche lei soffriva di dolori alla schiena, che l'avevano costretta a ridurre il proprio orario di lavoro. Inoltre avevano aperto un bed & breakfast nella città etiope di Bahir Dar, aggiunge l'amico. «È triste. Avevano investito molto laggiù».




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