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CAMERE FEDERALI

Giro di vite sugli asilanti criminali

Nuove misure per sgravare e sostenere i Cantoni nell'esecuzione degli allontanamenti.
20min/Matthias Spicher
Fonte ATS
Giro di vite sugli asilanti criminali
Nuove misure per sgravare e sostenere i Cantoni nell'esecuzione degli allontanamenti.

BERNA - Il Consiglio degli Stati ha approvato oggi un giro di vite sui richiedenti asilo che hanno commesso reati e nuove misure per sgravare e sostenere i Cantoni nell'esecuzione degli allontanamenti. Tali richieste sono contenute in tre mozioni che il Consiglio nazionale aveva adottato in marzo in occasione di una sessione straordinaria voluta dall'UDC e denominata "Asilo e sovranità".

Il primo atto parlamentare chiede di limitare sistematicamente, fino all'esecuzione della pena e all'espulsione, la libertà di movimento delle persone in procedura d'asilo, dei richiedenti asilo respinti e dei migranti senza titolo di soggiorno non appena nei loro confronti viene avviato un procedimento penale per un crimine o un delitto secondo il Codice penale o la legge sugli stupefacenti. La proposta, formulata dal consigliere nazionale Christoph Riner (UDC/AG), è stata approvata dal plenum con 30 voti contro 10 e 2 astenuti.

La seconda mozione, del consigliere nazionale Pascal Schmid (UDC/TG) e adottata con 29 voti contro 10 e due astenuti, chiede di escludere dalla procedura d'asilo o di revocare il permesso accordato agli asilanti, alle persone ammesse provvisoriamente e ai rifugiati che sono stati condannati per un reato secondo il Codice penale o un'infrazione alla legge sugli stupefacenti.

«La legge, in linea di principio, già oggi consente di considerare i richiedenti asilo criminali come non meritevoli di protezione; tuttavia, nella realtà questo accade raramente», ha spiegato il relatore commissionale Pirmin Schwander (UDC/ASZ) giustificando la necessità di agire. «Le ragioni sono varie: da un lato, le autorità applicano una prassi troppo permissiva; dall'altro, le procedure sono troppo complesse», ha aggiunto.

Nel suo intervento, il consigliere federale Beat Jans ha espresso l'opposizione del governo: «La proposta va troppo oltre, perché non permetterebbe più una valutazione individuale caso per caso», ha sostenuto, invano.

Esito positivo - 30 "sì" contro 10 "no" - anche per una mozione del gruppo liberale radicale che propone di incaricare il governo di esaminare e attuare misure volte a sgravare e sostenere i Cantoni nell'esecuzione degli allontanamenti. I tre atti parlamentari sono ora trasmessi al governo, con l'incarico di attuarli.

Nel corso della sua seduta odierna, il Consiglio degli Stati ha approvato anche altri interventi parlamentari sul tema dell'asilo. Ha in particolare adottato - entrambe in modo tacito - due mozioni delle "senatrici" Tiana Angelina Moser (PVL/ZH) e Petra Gössi (PLR/SZ) che chiedono misure per facilitare l'allontanamento dei criminali del settore dell'asilo.

La zurighese vorrebbe limitare, a livello di legge, il potere discrezionale dei giudici affinché sia dato maggior peso alla sicurezza pubblica. La svittese chiede invece di istituire una task force nazionale per la sicurezza nel settore dell'asilo e degli stranieri.

"Sì" anche a una seconda mozione di Moser, sempre tacitamente, che chiede al governo di elaborare una strategia per gestire i richiedenti l’asilo minorenni criminali. Per farlo si dovrà coinvolgere tutti gli attori rilevanti ai tre livelli statali (APMA, magistratura dei minorenni, autorità migratorie, autorità di polizia). L'obiettivo è garantire un'attuazione uniforme delle misure e una gestione integrata dei rimpatri.

Queste ultime mozioni sono ora trasmesse al Consiglio nazionale.

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