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VALLESE

Si attende una frana da milioni di metri cubi: «La montagna sta arrivando»

Il punto dopo la conferenza stampa delle autorità. Da venerdì sono già caduti a valle circa 200mila metri cubi di materiale.
POMONA.MEDIA / ALAIN AMHERD
Fonte Ats/20 Minuten
Si attende una frana da milioni di metri cubi: «La montagna sta arrivando»
Il punto dopo la conferenza stampa delle autorità. Da venerdì sono già caduti a valle circa 200mila metri cubi di materiale.
SION - Ormai è chiaro che non è più questione di se ma di quanto, e di quando. Lo hanno confermato questo tardo pomeriggio le stesse autorità vallesane, in una conferenza nella conferenza stampa sulla situazione d'emergenza venutasi a verificare ...

SION - Ormai è chiaro che non è più questione di se ma di quanto, e di quando.

Lo hanno confermato questo tardo pomeriggio le stesse autorità vallesane, in una conferenza nella conferenza stampa sulla situazione d'emergenza venutasi a verificare in quel di Blatten (VS).

Il paesino di circa 300 anime, lo ricordiamo, è stato completamente sfollato questa mattina. L'evacuazione - scattata in seguito a un annuncio dell'app Alertswiss - ha interessato un centinaio di edifici, ha precisato all'agenzia Keystone-ATS Matthisa Ebener, a nome dello Stato maggiore di condotta regionale. Gli sfollati sono stati ospitati da privati nel vicino villaggio di Wiler.

«La montagna sta arrivando», conferma Alban Brigger del Servizio cantonale Rischi Naturali (DNAGE), «alcune frane piuttosto importanti si sono verificate già attorno a mezzogiorno».

L'emergenza è però tutt'altro che esaurita: «Speriamo che continui così, con fenomeni contenuti sarebbe lo scenario ideale. Ma è possibile anche un crollo esponenziale. In un modo o nell'altro, quelle rocce devono arrivare a valle ed è questione di ore, non di giorni».

Sempre secondo Brigger tra i 2 e i 5 milioni di metri cubi di detriti potrebbero scendere a valle in direzione di Blatten. È quanto emerge da nuovi calcoli resi noti oggi. Secondo gli esperti, da venerdì ne sarebbero già caduti circa 200'000.

«Cinque giorni fa, nessuno avrebbe immaginato questa situazione. Speriamo di poter tornare a casa il prima possibile», ha aggiunto il sindaco del comune vallesano di Blatten, Mathias Bellwald. Tutti hanno potuto essere allontanati, ha aggiunto.

Interpellati dal Walliser Bote, diversi abitanti hanno detto di «aspettare l'ineluttabile, non sapendo come troveranno il loro villaggio dopo la frana». Alcuni hanno addirittura affermato di temere di non poter più vivere lì, o di non potervi far ritorno.

Per quanto riguarda i turisti, sono stati tutti ricollocati sabato dopo una prima parziale evacuazione di Blatten. La strada è ufficialmente chiusa, anche se sono previste eccezioni a seconda del caso.

Blatten era già stato parzialmente evacuato sabato sera: 92 residenti e 16 turisti avevano dovuto lasciare le loro case. Una frana staccatasi nella regione del Kleines Nesthorn, che ha spazzato via anche una piccola parte del ghiacciaio del Birch, aveva causato una colata di detriti delle dimensioni di una piccola valanga.

Lo stato maggiore aveva avvertito che la situazione stava diventando sempre più dinamica. In breve tempo erano stati osservati cedimenti profondi diversi metri e si erano aperte grandi crepe.

Il ghiacciaio del Birch è sotto sorveglianza dagli anni '90. Le autorità comunali ritengono che l'imminente scioglimento della neve ad altitudini superiori ai 2500 metri possa essere la causa dell'attuale situazione di pericolo.

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