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SVIZZERA / THAILANDIA

Svizzero accusato di aggressione non si presenta in aula

È stato emesso un mandato d'arresto nei confronti di un 46enne, protagonista di un episodio diventato virale nel 2024
Depositphotos (ursula1964)
Fonte Thai Examiner
Svizzero accusato di aggressione non si presenta in aula
È stato emesso un mandato d'arresto nei confronti di un 46enne, protagonista di un episodio diventato virale nel 2024

PHUKET - Una mancata presenza in aula che potrebbe costare cara a un 46enne svizzero, accusato di aver aggredito una dottoressa su una spiaggia thailandese nel febbraio 2024.

I media thailandesi spiegano che lunedì il Tribunale provinciale di Phuket avrebbe dovuto pronunciarsi in merito al ricorso presentato dalla 27enne, che contestava il decreto di archiviazione pronunciato lo scorso settembre da un altro giudice. A causa dell'assenza del 46enne il verdetto è slittato al 23 maggio e nei confronti dell'uomo è stato spiccato un mandato di arresto.

L'aggressione risale, come detto, al 24 febbraio 2024 (un giorno festivo in Thailandia) e sarebbe avvenuta sulla spiaggia di Yamu, a nord-est della località turistica di Phuket. La vittima era seduta sulle scale esterne di una villa affacciata sulla spiaggia, quando fu avvicinata da un uomo che l'aggredì prendendola a calci. L'episodio fu ripreso da un video, che divenne rapidamente virale sui social. Ironia della sorte: a realizzarlo e a consegnarlo alla polizia fu lo stesso cittadino elvetico.

Il 46enne si è sempre difeso, dicendo di aver creduto che la vittima e la sua amica si fossero introdotte illegalmente nella sua proprietà. L'uomo ha pure negato di aver aggredito la donna e di essere entrato in contatto fisico con lei solo per essere inciampato sulle scale. Lo svizzero e la moglie thailandese si sarebbero allarmati a causa di una precedente effrazione e, quella sera, avrebbero creduto di aver riconosciuto nelle due donne le autrici di quell'episodio.

La vicenda si complicò nelle settimane successive, tra la rivelazione che la scalinata è stata costruita illegalmente sul suolo pubblico e le proteste dei locali contro le (presunte) cattive abitudini dei ricchi stranieri. Il 46enne è attivo in Thailandia come gestore di una popolare meta turistica, il Green Elephant Sanctuary Park. I riflettori si accesero anche sulla gestione finanziaria dell'ente, con la conseguente chiusura della fondazione da lui avviata.

Il 46enne era già finito al centro di un fatto di cronaca: il giorno di Natale del 2023 aveva avuto un litigio con il conducente di un'ambulanza.

La sentenza di assoluzione dello scorso settembre causò indignazione nell'opinione pubblica locale, alla luce specialmente delle immagini immortalate nel video. I giudici, però, ritennero che la dottoressa non avesse presentato prove sufficientemente solide per dimostrare l'aggressione.

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