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SVIZZERA

Svizzera rapita in Niger, da anni vive lì e sostiene gli artigiani locali

La donna viene descritta come «gentile, molto calorosa, impegnata in molte attività umanitarie a livello locale»
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Fonte ats
Svizzera rapita in Niger, da anni vive lì e sostiene gli artigiani locali
La donna viene descritta come «gentile, molto calorosa, impegnata in molte attività umanitarie a livello locale»

BERNA - Una donna svizzera è stata rapita ieri sera mentre si trovava ad Agadez, città nel cuore del paese africano del Niger. Su X il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) conferma quando già riportato in mattinata dai media.

La rappresentanza svizzera nella capitale Niamey è in contatto con le autorità nigerine e sono in corso ulteriori indagini, hanno dichiarato i servizi di Ignazio Cassis a Keystone-ATS, confermando quanto scritto in precedenza da 20 Minuten. Il DFAE non ha per ora fornito ulteriori dettagli.

Il governatore della regione, il generale di brigata Ibra Boulama Issa, ha dal canto suo confermato il «rapimento di una cittadina straniera di nazionalità svizzera», prelevata domenica sera attorno alle 22.00 dalla sua abitazione ad Agadez.

Citato dall'agenzia di stampa France-Presse (Afp), ha aggiunto di aver presieduto una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza regionale per «valutare e analizzare la situazione e prendere in considerazione le azioni da intraprendere per ricostruire quanto accaduto».

Secondo il portale locale Aïr Info, la cittadina svizzera, nata in Libano e sposata con un nigerino, risiede ad Agadez, la città più importante del Niger settentrionale, già da diversi anni. Vi ha creato un'associazione per sostenere gli artigiani del posto, precisa il sito di informazioni.

«È una persona molto gentile, molto calorosa, impegnata in molte attività umanitarie a livello locale», ha riferito all'Afp la giornalista Amèle Debey, che l'ha intervistata nel 2018 per il sito d'informazione romando Bon pour la tête (sano per le mente). In occasione dell'ultimo incontro nel 2020, «non mi ha parlato di particolari preoccupazioni», ha aggiunto. «Attratta da un altro stile di vita», come altre svizzere che vivono ad Agadez, secondo Debey, questa donna sulla cinquantina è sposata con un nomade nigerino che alleva cammelli nella regione dell'Aïr.

A gennaio una 73enne austriaca e residente in Niger da 28 anni era stata rapita da un gruppo di uomini armati nella medesima città. Secondo Aïr Info, gestiva progetti nei settori dell'istruzione, della salute, dell'autonomia femminile, dell'ecologia, della cultura e delle arti.

Il DFAE sconsiglia soggiorni nel paese - Sul suo sito internet, il DFAE sconsiglia i viaggi a destinazione del Niger come pure i soggiorni di qualsiasi tipo. Persone di cittadinanza svizzera che si recano in Niger nonostante tale la raccomandazione devono essere consapevoli che la Confederazione dispone di possibilità molto limitate di fornire assistenza - o non ne dispone affatto - in caso di emergenza, sottolineano i servizi di Cassis.

Nel luglio del 2023 unità militari hanno preso il potere. La situazione legata alla sicurezza si è poi ulteriormente deteriorata in seguito al ritiro delle truppe militari occidentali. In molte regioni del Sahara e del Sahel sono operative bande armate e gruppi terroristici ben organizzati che vivono di contrabbando, rapine e sequestri. I rapimenti di persone straniere nella zona sono dunque molto frequenti.

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