Due giorni di conferenze sul passato, presente e futuro dell'azienda. Una panoramica dell'evento.
ZURIGO - YouTube si appresta a festeggiare i suoi 20 anni di attività e per l’occasione sono state organizzate diverse conferenze a Zurigo, dove i rappresentati della piattaforma si sono espressi sul passato, presente e futuro dell'azienda.
Noi non potevamo mancare all’appello e abbiamo dunque deciso di partecipare allo speciale compleanno. Si è rivelato un viaggio alla scoperta dei meccanismi profondi che regolano le attività della piattaforma di streaming. Dalla creazione di contenuti multimediali, alla violazione del copyright, passando dai rischi (e le opportunità) rappresentati dall’intelligenza artificiale. Ma andiamo con ordine.
Il cuore pulsante di Youtube è naturalmente rappresentato dai cosiddetti creators, a cui la piattaforma permette di caricare contenuti multimediali e di offrire spazio pubblicitario ad aziende terze. Un modello di business che permette a oltre 3 milioni di persone di vivere del proprio mestiere, ma che soprattutto ha reso l’azienda la più importante piattaforma di streaming a livello mondiale, con i suoi 2 miliardi di utenti giornalieri e le sue 500 ore di contenuti caricati al minuto.
Una macchina che per il momento sembra essere inarrestabile e che viene temuta (e riverita) anche negli ambienti di Hollywood, dove sempre più creators aprono bottega e producono contenuti di lunga durata e di alta qualità.
Un indicatore del fatto che la piattaforma, stando alle parole del suo vicepresidente Pedro Pina, si appresta a «rimpiazzare» la città della star e che intende diventare la «televisione del futuro», offrendo sempre più programmi adatti ai salotti dei suoi utenti. Secondo il responsabile del programma Livingroom (anche noto come YouTube Tv) Kurt Wills i creatori che guadagnano con la produzione di formati televisivi «sono già il 30%».
Ma come direbbe lo zio di Spiderman, «da un grande potere derivano grandi responsabilità» e la massima si applica anche al colosso informatico, che è costantemente costretto a eliminare i contenuti «dal particolare potenziale dannoso», come direbbe il responsabile per la sicurezza informatica Colin Goulding.
Si tratta di un compito quasi esclusivamente eseguito dalle intelligenze artificiali, che sulla base di contenuti «problematici» segnalano a un impiegato una potenziale violazione dei termini di utilizzo. A quest'ultimo spetta la decisione di eliminare o meno il video in questione, considerando il suo apporto educativo, documentaristico, scientifico o artistico. La nudità viene ad esempio tollerata se possiede almeno uno degli elementi sopracitati.
Nonostante i rischi posti alla sicurezza degli utenti e le ripercussioni per la libertà di espressione che ne conseguono, l'azienda è rapidamente passata da semplice piattaforma a «palco della cultura globale», come sottolineato dal responsabile per i contenuti musicali Lyor Cohen, e si è posta al centro della produzione multimediale, diventando un punto di riferimento per almeno un quarto della popolazione mondiale.
Nei prossimi giorni seguiranno degli approfondimenti sulle tematiche trattate durante lo speciale compleanno di Youtube.