Anziana rimasta intrappolata nella Migros: parla il gigante arancione

Si sarebbe trattato di uno «sfortunato incidente». Ma il protocollo di chiusura non va cambiato.
PORRENTRUY - Risale alla settimana scorsa la notizia di un'anziana signora di 82 anni rimasta intrappolata in una Migros di Porrentruy (Giura) per una notte.
La donna, lo ricordiamo, stava facendo la spesa e non ha sentito gli impiegati del gigante arancione annunciare l'imminente chiusura del negozio. Arrivata alla cassa, non c'era più nessuno e le saracinesche erano già state chiuse.
Non avendo con sé un telefono cellulare, non è stata in grado di chiamare i soccorsi. Così, «ha trovato un posto dove passare la notte», aveva dichiarato il figlio a una radio romanda, specificando che «naturalmente, si è servita da mangiare e da bere».
È stata "liberata" soltanto il giorno dopo, quando il primo impiegato ha aperto il negozio alle 5 di mattina.
Un po' frastornata è tornata a casa, senza lamentare un peggioramento delle sue condizioni di salute, «era soltanto molto stanca», aveva dichiarato un operatore socio-sanitario che la visitava con regolarità.
Ora, per la prima volta, la direzione di Migros prende posizione, specificando che «si è trattato di uno sfortunato incidente» e che è estremamente insolito che si verifichino questi generi di episodi.
Tuttavia, la stessa non ritiene necessario apportare modifiche al protocollo di chiusura, che comporta gli annunci all’altoparlante e il "pattugliamento" finale degli impiegati.
Al momento non è chiaro cosa abbia causato il malfunzionamento del protocollo a Porrentruy. E lo sfortunato incidente era evitabile.




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