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SAN GALLOOmicidio a Mels: «Finalmente ci hanno avvisato, ma vogliono il nostro Dna»

02.03.22 - 17:09
I familiari del 45enne morto in hotel sono stati contattati dalla Polizia tre giorni dopo l'uccisione del pizzaiolo.
Brknews
Omicidio a Mels: «Finalmente ci hanno avvisato, ma vogliono il nostro Dna»
I familiari del 45enne morto in hotel sono stati contattati dalla Polizia tre giorni dopo l'uccisione del pizzaiolo.
Gli stessi sono esterrefatti: «Non sappiamo ancora come sia deceduto, ma vogliono prove che dimostrino il grado di parentela»

SAN GALLO - Complice forse l'intervento dell'ambasciata italiana, i parenti più stretti del pizzaiolo 45enne trovato cadavere a Mels, domenica mattina, sono finalmente stati contattati dalle autorità sangallesi. Una telefonata, questa, avvenuta praticamente a tre giorni dal ritrovamento del corpo dell'uomo, nel corridoio dell'hotel nel quale soggiornava.

«Hanno chiamato tramite la questura di Foggia», ci comunica P.* il fratello del pizzaiolo, con il quale siamo in contatto. Solo due giorni fa, la famiglia del 45eenne ha inviato tramite un legale le proprie osservazioni (in realtà era più che altro una richiesta di aiuto) circa la modalità con la quale la Polizia sangallese sta trattando il caso. «Non siamo stati informati del decesso, lo abbiamo saputo solo tramite i media», sottolineavano. «Tra l'altro non sappiamo ancora come è morto nostro fratello»

Dalle autorità, ad oggi, hanno avuto pochissime informazioni. «Ci hanno detto solo che il fermo del 19enne è stato confermato», ci spiega ancora P. Ora ci chiedono di effettuare un test del Dna per accertare la parentela con B.*.

Il fratello e le due sorelle sono i parenti più stretti del pizzaiolo, emigrato in Svizzera da meno di un anno per cercare fortuna. L'uomo non era sposato e aveva perso entrambi i genitori. Sia il datore di lavoro che l'albergatore che lo ospitava lo descrivono come una brava persona, integrata e molto disponibile.

Nulla si sa ancora sui rapporti con questo 19enne che, ha fatto sapere la polizia, non è della regione e nemmeno vi risiede. Resta da capire anche per quale motivo il giovane fosse, al momento del rinvenimento del cadavere, accasciato a sua volta sul corpo del pizzaiolo. Stando all'albergatore avrebbe pronunciato le parole «l'ho ucciso». Per la polizia il delitto potrebbe essere stato conseguenza di una colluttazione. Una cosa è certa, non sono state usate armi.

*nomi noti alla redazione. 

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