Condanne sospese per Blancho e Illi

Sono stati riconosciuti colpevoli di propaganda proibita in favore di Al Qaida
BELLINZONA - Il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona ha condannato Nicolas Blancho e Qaasim Illi, membri del Consiglio centrale islamico della Svizzera (CCIS), a rispettivamente 15 e 18 mesi di detenzione con la condizionale.
La pena è stata inflitta per propaganda proibita in favore di Al Qaida e altre organizzazioni estremiste. Entrambi gli imputati erano assenti non giustificati al momento della lettura della sentenza e per questo motivo sono stati multati per 1'500 franchi ciascuno.
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) aveva chiesto 24 mesi per Illi, membro della direzione del CCIS, e 20 mesi per Blancho, presidente del CCIS, in entrambi i casi con la condizionale. La difesa pretendeva invece il proscioglimento.
Il TPF aveva assolto i due imputati nel giugno del 2018 per un formalismo, ma si è dovuto nuovamente occupare del caso dopo una decisione del Tribunale federale.
L'imputazione riguarda un'intervista e un incontro con Abdallah Al-Muhaysini, che dirige l'organizzazione Jaysh-al-Fath, a cui è affiliata al-Nusra, succursale siriana di Al Qaida. Entrambi erano stati filmati nell'autunno 2015 in Siria.
I filmati erano stati realizzati dal membro del CCIS Naim Cherni, a sua volta condannato a 20 mesi di prigione, pure con la condizionale. Uno dei video era stato diffuso sul canale Youtube del CCIS e il secondo era stato mostrato in un hotel di Winterthur (ZH).




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