Protesta presso Credit Suisse, altra notte in cella per i fermati

Visto l'elevato numero dei fermi - 64, di cui tre concernenti minorenni - le indagini e gli interrogatori richiederanno molto tempo
BERNA - Passeranno un'altra notte in carcere gli attivisti arrestati ieri mattina a Zurigo perché - per attirare l'attenzione sul tema dell'impatto che la finanza ha sulla protezione del clima - bloccavano l'entrata della sede di Credit Suisse sulla Paradeplatz.
Visto l'elevato numero dei fermi - 64, di cui tre concernenti minorenni - le indagini e gli interrogatori richiedono molto tempo, afferma il ministero pubblico zurighese in un comunicato diramato in serata.
Per ciascuna persona deve essere determinato se entrano in considerazione i reati di coazione e di violazione di domicilio (la banca ha sporto denuncia), nonché eventuali altri delitti. Il lavoro degli inquirenti è reso ancora più difficile per il fatto che gli arrestati stanno facendo in parte uso del loro diritto di non rispondere.
In base al codice di procedura penale il pubblico ministero ha 48 ore di tempo per rimettere a piede libero i fermati o per chiedere la carcerazione preventiva. Le indagini proseguiranno quindi sino a domani mattina, quando sarà deciso il da farsi, fa sapere la procura.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!