Cerca e trova immobili

BASILEA CAMPAGNANon stringeranno più la mano alla prof, la direttrice: «Non sapevamo che fare»

04.04.16 - 12:28
La scuola spiega i motivi dietro alla decisione che ha fatto discutere: «Non si voleva punire i genitori. I ragazzi non stringeranno la mano nemmeno ai docenti maschi»
fotolia
Non stringeranno più la mano alla prof, la direttrice: «Non sapevamo che fare»
La scuola spiega i motivi dietro alla decisione che ha fatto discutere: «Non si voleva punire i genitori. I ragazzi non stringeranno la mano nemmeno ai docenti maschi»

LIESTAL - Un'eccezione che conferma la regola. Ma l'eccezione, nella Svizzera multireligiosa e multietnica, è stata concessa a due allievi di religione islamica in una scuola pubblica di Therwil, cittadina di quasi 10mila abitanti al confine con il canton Soletta e a pochi chilometri dal confine francese.

No alla stretta di mano alle donne - Per cause legate a precetti religiosi maomettani, due alunni di 14 e 15 anni possono astenersi dallo stringere la mano alla professoressa alla fine delle lezioni. La stretta di mano appartiene alla storia dell'uomo e nella scuola della cittadina basilese è una consuetudine che appartiene alle abitudini locali.

Basilea e i rapporti con l'islam - Il caso emerso ieri grazie ad un articolo dello «Schweiz am Sonntag» sta tenendo banco in Svizzera tedesca ed ha riaperto un dibattito, quello della convivenza religiosa, che in Svizzera, e in particolar modo a Basilea è molto sentito. A Basilea città, per esempio, ha sollevato un vespaio la decisione del parroco della chiesa cattolica di San Giuseppe di concedere i propri spazi per gli allievi di religione islamica che seguono lezioni di Corano. Se per il parroco Rüdiger Beck questo rappresenta un gesto di apertura nei confronti dell'Islam, per il consiglio parrocchiale questa apertura sarebbe da evitare.

Nell'altro semicantone, quello di Basilea Campagna, il dibattito è su una stretta di mano negata perché il professore è di sesso femminile.

La direttrice della scuola: «Non sapevamo cosa fare» - Il Blick ha intervistato la presidente della direzione scolastica, Christine Akeret (PS), che ha ammesso di non essere «contenta della situazione» e, allo stesso tempo, «di non sapere cosa fare». Una situazione imbarazzante, inedita, la quale la stessa direttrice dell'istituto scolastico ha dovuto affrontare non senza difficoltà. All'inizio si era pensato ad una punizione nei confronti dei due «ribelli», come per esempio una sospensione o a una multa per i genitori, ma poi si è lasciato perdere. Questo perché la punizione sarebbe stata sproporzionata: «Non si voleva punire i genitori», ha affermato Akeret. I due allievi avrebbero infatti detto di aver agito motu proprio e di non essere stati influenzati dai genitori.

Il compromesso - E allora ecco che si è arrivati al compromesso: per non fare discriminazione alcuna, i due allievi non stringeranno le mani neppure ai docenti di sesso maschile.

Christine Akeret ha raccontato poi che l'istituto ha cercato aiuto dal Cantone, ma senza ottenere risposta. «Su questo punto ci saremmo aspettati un maggiore sostegno da parte del Cantone, ha dichiarato al Blick Christine Akeret.

In tutti i casi l'ultima parola non è ancora definitiva. Il Cantone ha infatti di istituire una commissione per una perizia.

«Siamo in Svizzera non in Arabia Saudita» - La decisione di dispensare dall'obbligo della stretta di mano i due allievi di religione musulmana ha sollevato un vespaio di critiche anche da parte di chi rappresenta l'islam moderato, come Saïda Keller-Messahli, presidente del Forum per un'Islam progressista. «Cedere a queste richieste vuol dire aprire le porte all'islam politico. Ciò non lo possiamo permettere. Noi viviamo qui, non in Arabia Saudita». Secondo Keller-Messahli nell'islam non vi sarebbero divieti di stringere le mani a nessuno.

Il dotto islamico - Il divieto sarebbe da ricondurre ad Abu l-Qasim at-Tabarani, un dotto islamico del X secolo che scrisse: E' meglio che uno di voi sia trafitto al capo da un pungolo in ferro piuttosto di toccare una donna che non si ha il permesso di toccare».

Secondo questo precetto, il credente musulmano non ha il diritto di toccare nessun'altra donna se non sua moglie.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE