Ex "rapinatore del secolo" nuovamente condannato
ZURIGO - Un cittadino italiano di 41 anni, già condannato a Zurigo per il colpo da 53 milioni di franchi del 1997 alla posta della "Fraumünster", si è visto infliggere oggi dal Tribunale cantonale una nuova condanna a 28 mesi, di cui 8 da scontare, per atti preparatori punibili in vista di una rapina.
Rispetto alla condanna di primo grado, la seconda istanza ha prolungato di due mesi la parte della pena da scontare. Il condannato, che è originario di Venosa (Potenza) e risiede in Svizzera dal 1990, rischia di venir espulso verso l'Italia una volta scontata la pena.
In base all'atto d'accusa, Domenico Silano - questo il suo nome - preparò assieme a un connazionale una rapina che avrebbe dovuto aver luogo nel 2010 ai danni di un corriere dell'UBS. I due speravano di racimolare un bottino di 150'000 franchi.
In previsione del colpo, dal quale desistettero per dissidi interni, i due si procurarono delle pistole, dello spray al pepe e dei passamontagna. In base alle intercettazioni telefoniche della polizia, che portò al loro arresto nell'autunno del 2011, studiarono anche una possibile via di fuga e contattarono un autista.
Silano, che dopo l'arresto ha passato 128 giorni in detenzione preventiva, ha ammesso in aula una parte dei preparativi, ma ha dichiarato di aver deciso di non mettere a segno la rapina a causa di suoi figlio. Il suo difensore ha chiesto l'assoluzione da tutte le accuse.
La corte ha seguito la tesi dell'accusa, secondo la quale il vero motivo della rinuncia a mettere a segno il colpo fu l'arresto, in una vicenda di droga, di altri sui connazionali che erano informati dei fatti e la fuga del suo complice in Italia.
Dopo il colpo del primo settembre 1997 alla posta di Zurigo, Domenico Silano fu l'ultimo dei rapinatori ad essere arrestato a Miami (Florida), dove riuscì a vivere per più di un anno sotto falso nome. Per la "rapina milionaria" - sulla quale Silano ha anche pubblicato nel 2009 un libro ricco di rivelazioni - fu condannato a 5 anni e sei mesi di reclusione, mentre altri sei imputati si videro infliggere pene fra 2 anni e 3 mesi e 6 anni e mezzo.
Ats




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