PFAS a tavola? In Svizzera i controlli rassicurano (per ora)
In un'indagine condotta su 900 alimenti, solo sette i campioni fuori norma. L'Associazione dei chimici cantonali: «Futuri superamenti non sono esclusi»
BERNA - Carne, uova, pesce, latticini: nessuna categoria alimentare è risultata del tutto priva di PFAS. Tuttavia, un’indagine congiunta dell’Associazione dei chimici cantonali svizzeri (ACCS) e dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) – che ha analizzato 900 derrate in vendita in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein – mostra che nella grande maggioranza dei casi i campioni rientrano nei limiti di legge.
Solo sette risultano non conformi. I dati indicano quindi che in Svizzera non esiste un problema generalizzato di superamento dei valori massimi per le PFAS. Resta però un invito alla cautela: contaminazioni locali sono possibili e, di conseguenza, anche futuri superamenti dei limiti negli alimenti non possono essere esclusi.
Valori massimi ampiamente rispettati - Nell'ambito della loro attività di controllo, i chimici cantonali hanno prelevato ufficialmente un totale di 889 campioni, di cui 401 campioni di carne, 282 campioni di uova e 206 campioni di pesce. Questi campioni provengono da diversi tipi di aziende (produttori, trasformatori, importatori, dettaglianti e commercianti al dettaglio). Gli alimenti controllati provenivano dalla Svizzera o dal Principato del Liechtenstein (624 campioni; 70%) oppure sono stati importati (265 campioni; 30%).
Sette campioni (0,8%) superavano il valore massimo consentito. Cinque di questi campioni riguardavano carne di manzo, uno uova di gallina e un altro pesce. I chimici cantonali hanno contestato i campioni non conformi e hanno disposto misure per evitare il superamento dei valori massimi in futuro. È emerso inoltre che le PFAS sono ampiamente diffuse e rilevabili in basse concentrazioni in tutte le categorie di derrate alimentari.
Raccolta di dati sul latte e sui prodotti lattiero-caseari - Per raccogliere dati sull'esposizione ai PFAS, l'USAV ha analizzato complessivamente 276 campioni di latte e prodotti lattiero-caseari, di cui 86 campioni di latte, 131 campioni di formaggio (90 campioni provenienti dalla Svizzera e 41 dall'Unione europea), 20 campioni di burro, 20 campioni di panna e 19 campioni di yogurt. In tutti i prodotti lattiero-caseari sono stati rilevati diversi composti della famiglia delle PFAS. Due dei campioni di latte analizzati e un campione di yogurt hanno superato il valore di riferimento stabilito nella raccomandazione UE 2022/1431.
I controlli proseguono - Gli obiettivi principali della campagna erano la verifica della contaminazione da PFAS di derrate alimentari quali: carne, uova e pesce, per le quali la Svizzera ha fissato valori massimi per la tutela della salute dei consumatori nel 2024. Sono stati inoltre raccolti dati sulla presenza di PFAS nel latte e nei prodotti lattiero-caseari per i quali in Svizzera non sono ancora stati fissati valori massimi. I risultati mostrano che le derrate alimentari presenti sul mercato svizzero rispettano ampiamente i valori massimi vigenti. Ciò vale anche per il rispetto dei valori di riferimento nei campioni di latte e yogurt.
Cosa sono le PFAS?
Le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) sono sostanze chimiche difficilmente degradabili, prodotte dall’industria, che si accumulano nell'ambiente, nel corpo umano e negli animali. Sono estremamente stabili dal punto di vista biologico, chimico e termico e sono quindi classificate come inquinanti organici persistenti. Alcune PFAS sono sospettate di essere cancerogene e in alcuni casi il loro utilizzo è vietato. Le sostanze PFOS, PFOA, PFHxS e PFNA (composti chimici del gruppo PFAS) sono ritenute particolarmente problematiche.
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