Minaccia ibrida ai confini: bilancio positivo per la maxi-simulazione

Superata con successo la prova: collaborazione rafforzata tra autorità svizzere.
BERNA - La Confederazione stila un bilancio intermedio positivo dell'esercitazione nazionale di gestione delle crisi svoltasi ieri e oggi. L'obiettivo di esaminare la collaborazione e il coordinamento a livello politico-strategico è stato raggiunto, si legge in una nota diffusa nel pomeriggio dalla Cancelleria federale.
La valutazione finale dell'esercitazione verrà effettuata nella prima metà del 2026. Su questa base sarà redatto un rapporto con raccomandazioni concrete di miglioramento, viene precisato.
Lo scenario prevedeva una situazione di minaccia ibrida contro la Svizzera, evidenziando così una sfida attuale in materia di politica di sicurezza: è scoppiata una guerra tra due Paesi fittizi ai confini dell'Europa e il governo del Paese sotto attacco si è rifugiato a Ginevra.
La Svizzera ha in seguito dovuto far fronte a richieste politiche, attacchi informatici alle infrastrutture ferroviarie e ospedaliere, sorveglianza delle infrastrutture critiche tramite droni, difficoltà con le catene di approvvigionamento, minacce implicite sul possibile ricorso alla forza militare, un numero importante di profughi e aspettative da parte di attori internazionali.
Una sfida complessa e verosimile - Iniziata ieri alle 03.00, l'esercitazione è proseguita per tutta la notte, trasformandosi rapidamente in una sfida complessa e verosimile, prosegue la Cancelleria. La fine è prevista per questa sera.
Vi hanno preso parte l'Amministrazione federale, tutte le organizzazioni cantonali di gestione delle crisi, diverse cancellerie dello Stato, l'Assemblea federale, il Ministero pubblico della Confederazione, il Principato del Liechtenstein, le città di Berna, Zurigo, Ginevra, Bienne e Thun (BE), organizzazioni scientifiche, Migros, le Ferrovie federali svizzere (FFS) e vari ospedali.
Il Consiglio federale si è riunito in tre sedute straordinarie. Con l'istituzione di uno stato maggiore di crisi politico-strategico e di uno stato maggiore di crisi operativo è stato possibile valutare l'organizzazione di crisi dell'Amministrazione federale, posta in vigore il 1° febbraio 2025, sottolinea la Cancelleria.
A livello cantonale, gli Esecutivi, come pure le conferenze intercantonali sono stati coinvolti attivamente nella gestione della crisi. In totale, circa 165 osservatori in tutta la Svizzera e nel Principato del Liechtenstein hanno monitorato in modo sistematico la gestione della crisi nelle organizzazioni che hanno preso parte all'esercitazione.
Quest'ultima è stata organizzata congiuntamente dalla Confederazione e dai Cantoni. Il consigliere di Stato grigionese Martin Bühler ed Erika Laubacher-Kubat (Sezione Aiuto alla condotta strategica della Cancelleria federale), in rappresentanza rispettivamente dei Cantoni e della Confederazione, hanno assunto la codirezione. La piattaforma politica della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS) ha garantito la supervisione del progetto.




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