Le nuove cartelle sanitarie elettroniche? «Facilmente violabili»

Dopo che la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha presentato i suoi piani per il nuovo fascicolo sanitario elettronico, gli esperti digitali mettono in guardia dal pericolo di essere facilmente "hackerabile".
ZURIGO - Il nuovo fascicolo sanitario elettronico - che ha in mente la consigliera federale Baume-Schneider - attira già le prime critiche: a farlo sono gli esperti di una delle voci più influenti del settore in Svizzera, la "Società digitale".
Secondo quanto dichiarato dal suo co-direttore Erik Schönenberger al Tages-Anzeiger, il fatto che i dati di ogni singolo paziente saranno conservati centralmente in un sistema gestito dalla Confederazione, li esporrebbe a facili attacchi hacker.
«Per gli hacker, tali banche dati centralizzate sono obiettivi privilegiati», mette in guardia Schönenberger, che considera elevato il rischio di violabilità della cartella sanitaria digitale. «Si tratta di dati personali particolarmente sensibili, di grande valore per loro».
Non c'è solo la questione della protezione dei dati a preoccupare Schönenberger, ma anche quella di coloro che non vorranno dotarsi di un fascicolo elettronico. «Per esperienza - ha detto il co-direttore di Società digitale - molte persone non usufruiscono dell’opzione di opposizione perché temono svantaggi nella vita quotidiana».
Su questo punto però i funzionari dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) hanno rassicurato più volte durante la conferenza stampa di presentazione che «non ci saranno svantaggi — ad esempio premi dell’assicurazione malattia più alti — per chi non dispone di un fascicolo sanitario elettronico». Ma Schönenberger prevede che i pazienti privi di dossier possano andare incontro a degli svantaggi in un secondo momento.
La Società Digitale, insieme alla Digital Identity and Data Sovereignty Association, aveva già messo in guardia - scrive il Tagi - nella fase di consultazione, contro l’archiviazione centralizzata dei dati. «Ma l’UFSP, responsabile principale, ha ignorato queste preoccupazioni»
Le argomentazioni dell’Ufficio federale di sanità pubblica - L’UFSP risponde alle critiche affermando che «non è stata esaminata in dettaglio una memorizzazione decentralizzata sui singoli smartphone degli utenti del sistema, perché in caso di perdita del telefono i dati memorizzati esclusivamente in locale sullo smartphone vengono persi in modo irreversibile».
Inoltre, «contro una memorizzazione dei dati sullo smartphone depone il fatto che una cartella clinica digitale richiede rapidamente una grande capacità di memorizzazione e lo smartphone dovrebbe essere costantemente acceso e connesso a Internet durante l’utilizzo dei dati. Inoltre, una tale soluzione comporta il rischio che, in caso di cambio dispositivo, i dati possano essere temporaneamente memorizzati in un cloud».
L’UFSP ha assicurato che «il fascicolo sanitario elettronico soddisferà requisiti di sicurezza molto elevati».




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