In Svizzera i costi per le attività del tempo libero continuano ad aumentare. In controtendenza invece il trasporto aereo.
ZURIGO - Buone notizie per chi si appresta a partire in vacanza. Mentre molti settori sono colpiti dall’aumento dei prezzi, il trasporto aereo rappresenta attualmente un’eccezione, infatti, i voli costano l’8% in meno rispetto a un anno fa. Lo dimostra l’indice dei prezzi del tempo libero del servizio di confronti online Comparis.ch, che illustra l’andamento dei rincari in Svizzera nei settori del tempo libero, della cultura, della gastronomia e dei viaggi.
«Le compagnie aeree low cost come Easyjet hanno ampliato notevolmente la loro presenza all’aeroporto di Zurigo. L’inasprimento della concorrenza tra le compagnie aeree consolidate ha portato a una notevole guerra dei prezzi. Allo stesso tempo, l’anno scorso l’offerta complessiva del mercato è aumentata nuovamente», spiega Adi Kolecic, esperto di Comparis in mobilità.
Ancora tanta incertezza - Tuttavia, rispetto al periodo precedente alla pandemia, ovvero marzo 2019, i prezzi dei voli mantengono l’aumento del 24%. Inoltre, l’attuale politica doganale potrebbe nuovamente rendere l’aviazione più costosa a lungo termine.
Già, perché l’attuale rilassamento dei prezzi dei voli «non è sostenibile», avverte Kolecic. Con l’arrivo della stagione estiva, la domanda e conseguentemente anche i prezzi aumenteranno di nuovo. Inoltre, l’attuale politica doganale potrebbe nuovamente rendere l’aviazione più costosa a lungo termine.
Inoltre, nel confronto quinquennale, i prezzi sono addirittura saliti del 40,1%. Tuttavia, marzo 2020 è stato fortemente influenzato dalla pandemia di coronavirus e da ampie restrizioni di viaggio. Secondo Swiss Airline, i costi operativi sono più elevati rispetto al 2020, ma le capacità sono ancora al di sotto del livello precedente alla pandemia.
I settori più colpiti dal rincaro - Detto questo, non si può fare la stessa riflessione per quanto succede in altri settori del tempo libero. Per l’acquisto di servizi radiofonici e televisivi i consumatori hanno dovuto spendere molto di più rispetto a un anno fa. I prezzi sono infatti cresciuti del 6,1%. Secondo l’analisi di Comparis, si tratta del bene che ha registrato il rincaro maggiore rispetto all’anno precedente.
«Un fattore importante nell’aumento dei costi della ricezione radiofonica e televisiva è l’aumento dei prezzi dei grandi servizi di streaming. Le tariffe Serafe sono rimaste stabili, mentre l’anno scorso i fornitori di servizi di streaming come Netflix, Apple TV Plus o Sky hanno aumentato significativamente i prezzi», afferma l’esperto di Comparis.
Appartamenti e campeggi - Sono aumentati anche i prezzi del settore paralberghiero (+4,4%). Tra questi rientrano appartamenti di vacanza o campeggi. Si tratta del secondo aumento più marcato. Al terzo posto troviamo gli abbonamenti a giornali e riviste (+ 2,9%).
«Negli ultimi mesi i prezzi dell’energia sono diminuiti, ma rimangono comunque elevati, soprattutto nel resto dell’Europa. Molti proprietari di appartamenti di vacanza scaricano questo aumento dei costi direttamente sui clienti», afferma Adi Kolecic.