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SVIZZERA

Quanto è difficile essere una donna lavoratrice in Svizzera

La ricerca posizione la svizzera al 26esimo posto su 29. La sociologa: «Non sorprende, ma fa male».
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Fonte Le Matin Dimanche
Quanto è difficile essere una donna lavoratrice in Svizzera
La ricerca posizione la svizzera al 26esimo posto su 29. La sociologa: «Non sorprende, ma fa male».

BERNA - In fondo alla classifica. Per quanto riguarda le condizioni di lavoro delle donne, la Svizzera si posiziona 26esima su 29 Stati, tutti appartenenti all’OCSE. Peggio fanno solo Turchia, Giappone e Corea del Sud.

I dati - La ricerca, pubblicata dall’Economist, si basa su dieci criteri, fra cui il divario retributivo con gli uomini e il congedo di maternità. La sociologa Isabelle Zinn, intervistata da Le Matin Dimanche, non è sorpresa dal pessimo risultato: «Nonostante questo - aggiunge - vedere che siamo in fondo alla classifica e che, purtroppo, le cose non cambieranno in futuro, mi fa stare male».

Il tempo parziale - Non ci sono solo dati negativi. Per esempio, la differenza occupazione fra uomini e donne è del 7,4%: la media OCSE si attesta a 14,2%, cioè quasi il doppio. I numeri, però, aggiunge Zinn, vanno interpretati: «La percentuale femminile presente sul mercato del lavoro è molto alta - precisa - però, è altrettanto alta la quota di tempo parziale. A partire dagli anni 90’ le donne sono entrate in maniera massiccia nel mondo del lavoro. Ma sempre dovendo conciliare lavoro e vita famigliare».

Svizzera in fondo alla classifica - Inoltre, l’arrivo di un figlio in una coppia è, stando alle cifre, “dannoso” per le carriere delle madri. «Esiste un’asimmetria fra uomini e donne - continua la sociologia - però, è ancora più alta tra madri e padri». E, per quanto riguarda il congedo di maternità, la Svizzera si colloca in fondo alla classifica. «La politica liberale della Confederazione considera la cura dei figli una questione privata».

Pensioni delle donne inferiori del 37% - Particolarmente preoccupante è il divario retributivo. Nel 2024 le donne hanno guadagnato il 12,1% in meno degli uomini. Un esempio? Le pensioni delle donne sono inferiori del 37% rispetto a quelle degli uomini. «È l’effetto del lavoro “part time”: questo, purtroppo, espone le donne a un rischio di povertà in età avanzata».

La settimana di quattro giorni è una soluzione? - Tra gli altri criteri presi in considerazione, la Svizzera si colloca leggermente al di sopra della media per quanto riguarda la percentuale di donne nei consigli di amministrazione (34,4%) e in parlamento (38,5%). Le medie dei Paesi OCSE sono rispettivamente 32,9% e 34,1%. «Ci sono possibilità di miglioramento - conclude Zinn - per esempio l'introduzione di una settimana lavorativa di quattro giorni potrebbe aiutare».

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