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SVIZZERA

«Nessuna bambina dovrebbe sperimentare qualcosa del genere: è come una tortura»

In occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, Sara Aduse chiede maggiori misure di prevenzione
Sara Aduse
Fonte 20 Minuten
«Nessuna bambina dovrebbe sperimentare qualcosa del genere: è come una tortura»
In occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, Sara Aduse chiede maggiori misure di prevenzione

ZURIGO - Si celebra oggi, giovedì, la Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili. Sara Aduse, giornalista di 20 Minuten e protagonista del documentario “Ti ricordi di me?” prodotto da 20 Minuten, lancia una petizione online con la quale chiede a Confederazione e Cantoni di far rispettare le norme penali vigenti e rafforzare le misure educative e preventive.

«Sebbene in Svizzera le mutilazioni genitali femminili siano considerate un reato penale dal 2012, finora si è registrata solo una condanna», fa notare Aduse, che dal 2022 lotta contro le mutilazioni genitali femminili con una fondazione che porta il suo nome. In Svizzera, tuttavia, il problema è grave: secondo l'Ufficio federale della sanità pubblica, ne sono colpite 24.600 ragazze e donne. Per Aduse, che ha vissuto personalmente questa sofferenza, è del tutto inaccettabile: «Nessun bambino dovrebbe sperimentare qualcosa del genere, è come una tortura».

I professionisti devono essere consapevoli dell'obbligo di segnalazione - «Per prevenire le mutilazioni genitali femminili in Svizzera, è necessario che i professionisti che lavorano con i bambini siano meglio formati, sia per riconoscere i casi sospetti sia per segnalarli correttamente», sottolinea Aduse. Spesso medici e infermieri non sono a conoscenza dei casi in cui è loro consentito contattare le autorità, nonostante il dovere di riservatezza.

«L’argomento deve essere inserito anche nei programmi di studio degli studenti di medicina, dei ginecologi, delle ostetriche, degli infermieri, degli assistenti sociali e degli insegnanti», afferma Aduse che invita la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità (CDS) ad attuare maggiori misure di informazione e prevenzione per le persone colpite. Le firme raccolte per la petizione saranno consegnate al presidente della GDK Lukas Engelberger il 6 marzo.

Che cosa sono le mutilazioni genitali femminili?
Le mutilazioni genitali femminili (MGF) sono procedure in cui i genitali femminili esterni vengono rimossi parzialmente o completamente senza motivo medico. Tali procedure vengono eseguite in diverse culture e regioni del mondo, principalmente su bambine durante l'infanzia o l'adolescenza, e causano dolore fisico e psicologico per tutta la vita. Questa pratica viola i diritti umani.
La stragrande maggioranza delle ragazze e delle donne colpite vive nell'Africa occidentale e nordorientale. Ma anche in Svizzera si pratica la circoncisione.

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