Si chiudono i primi 12 mesi di Cann-L a Losanna e le autorità sono soddisfatte e parlano di «risultati incoraggianti».
LOSANNA - I primi risultati raccolti a un anno dal lancio di Cann-L, il progetto pilota per la vendita di canapa a Losanna, sono positivi e «incoraggianti in termini di riduzione dei rischi», secondo un rapporto delle autorità.
«Dopo un anno, abbiamo raggiunto 1'200 persone che ora utilizzano prodotti controllati e ricevono consulenza sul loro consumo», ha dichiarato con soddisfazione Emilie Moeschler, municipale socialista della città di Losanna, citata in un comunicato stampa odierno di quest'ultima.
«A novembre sono stati venduti più di 10 kg di cannabis, pari a quasi il 15% del volume consumato a Losanna», ha specificato Moeschler.
«Questo rappresenta l'equivalente di un milione di franchi di quota di mercato ogni anno, che sfugge al commercio illegale. Inoltre, ad oggi, nessun incidente legato alla Cann-L mi è stato segnalato dalla polizia», ha aggiunto il suo collega liberale Pierre-Antoine Hildbrand.
Il punto vendita losannese offre una gamma di prodotti coltivati localmente in aziende biologiche (un punto questo, fondamentale, che ha però causato non pochi problemi).
«Sul mercato nero, le persone spesso non sanno cosa consumano, quindi è difficile per loro fare scelte che proteggano la loro salute. Cann-L lo rende possibile, grazie a controlli di qualità e consigli, ma anche grazie a prodotti con livelli di THC differenziati», spiega Frank Zobel, vicedirettore di Dipendenze Svizzera, che guida l'aspetto scientifico del progetto.
Il progetto rimane aperto a tutti gli adulti residenti a Losanna che fanno già uso di cannabis. Per evitare lunghe attese, ogni due settimane si aprono nuovi posti di registrazione sul sito Cann-l.ch.