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SVIZZERALeopard alla Germania? «Si sta giocando con il fuoco»

29.03.23 - 11:45
L'associazione Pro Svizzera deplora la decisione della Commissione di sicurezza del Nazionale.
keystone-sda.ch (PETER SCHNEIDER)
Fonte ats
Leopard alla Germania? «Si sta giocando con il fuoco»
L'associazione Pro Svizzera deplora la decisione della Commissione di sicurezza del Nazionale.

BERNA - Si sta giocando col fuoco. È quanto pensa l'associazione Pro Svizzera della decisione della Commissione della politica di sicurezza del Nazionale (CPS-N) di mettere fuori servizio 25 carri armati 87 Leopard (Leopard 2) affinché possano essere rivenduti al produttore tedesco Rheinmetall.

Secondo una nota odierna dell'associazione, sodalizio in cui sono confluite l'Azione per una Svizzera indipendente e neutrale (ASNI) e altre organizzazioni anti-europeiste, la decisione della commissione è un tentativo per aggirare le recenti decisioni del Parlamento che non intendono consentire - né direttamente né indirettamente - la fornitura di materiale bellico all'Ucraina.

Inoltre, prosegue il comunicato, una tale decisione rischia d'indebolire le capacità di difesa della Svizzera. Attualmente non è ancora stato possibile armare di tutto punto l'esercito svizzero, fanno notare. Insomma, invece di rafforzare la truppa, «politici in cerca di notorietà» sono disposti a mettere in gioco la vita dei nostri soldati.

La decisione della commissione, stando a Pro Svizzera, sarebbe un gesto di buona volontà in direzione dell'estero che vorrebbe costringere la Svizzera a rinunciare alla propria neutralità autorizzando la fornitura di armi. Per Pro Svizzera è chiaro: se la legge sul materiale bellico dovesse venir indebolita verrà lanciato un referendum.

La decisione della CPS-N
Secondo la CPS-N, la decisione di mettere fuori servizio 25 Leopard 2 non dovrebbe svantaggiare la formazione e la riserva di pezzi di ricambio per l'esercito svizzero. Una minoranza crede invece che questi veicoli non debbano essere messi fuori servizio in modo che possano essere reintegrati in un eventuale futuro caso di necessità, specie dopo l'aggressione della Russia all'Ucraina.

All'inizio di marzo, il presidente della Confederazione, Alain Berset, aveva dichiarato da New York di essere scettico circa la richiesta della Germania di riacquistare i carri armati Leopard 2 dalla Svizzera. La vendita di armi è disciplinata da regole per le quali non sono possibili eccezioni legali, aveva detto il consigliere federale, a causa delle leggi attuali riguardanti l'esportazione di armi.

Berlino, che aveva annunciato il trasferimento dei carri armati Leopard 2 all'Ucraina, vorrebbe invece colmare le lacune nell'artiglieria della Bundeswehr riacquistando alcuni carri armati dalla Svizzera. Stando alle dichiarazioni di un portavoce del ministero della difesa tedesco, si sarebbe potuto escludere contrattualmente che i carri armati provenienti dalla Svizzera venissero poi ceduti all'Ucraina. Una richiesta simile è pervenuta anche dalla Repubblica ceca. Il Consiglio federale ha già respinto le richieste di riesportazione di munizioni per carri armati da Germania, Spagna e Danimarca.

La Confederazione dispone di 230 carri armati Leopard 2, di cui 134 in servizio. I restanti 96 sono dismessi, ma ciò non significa che siano stati messi fuori servizio, aveva spiegato dal canto suo la consigliera federale Viola Amherd, capo del Dipartimento federale della difesa. Il diritto svizzero prevede che solo il materiale messo fuori servizio possa essere venduto e la decisione di cessarne l'impiego spetta al Parlamento.

Rafforzare la neutralità
Lo scorso 8 di novembre, Pro Svizzera ha lanciato un'iniziativa popolare volta a rafforzare la neutralità armata della Svizzera e impedire l'adesione della Confederazione ad alleanze militari. L'iniziativa vuole anche limitare l'adozione di sanzioni contro Stati belligeranti. I promotori, primo firmatario è il consigliere nazionale democentrista Thomas Aeschi (ZG), hanno tempo fino all'8 maggio 2024 per raccogliere le 100 mila firme necessarie.

Secondo Pro Svizzera, l'attuale politica estera della Confederazione si limita ad adottare le misure prese a livello internazionale. Berna ha ad esempio ripreso in pieno le sanzioni dell'Unione Europea contro la Russia, suscitando le ire dei suoi partner commerciali. A detta dell'associazione, queste misure si basano su una mentalità «da buoni e cattivi». La nostra credibilità nell'offrire buoni uffici sarebbe insomma svanita. Per Pro Svizzera, la Svizzera non deve seguire ciecamente gli altri, ossia essere un burattino dell'UE o degli Stati Uniti.

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
Io penso che sia opportuno smetterli tutti e venderli alla Germania. A noi non servono nè come panzer nè come pezzi di ricambio. Pensiamo a quanto spazio risparmiato e a quante migliaia di franchi pure risparmiati in meccanici, manutenzione, pezzi di ricambio e riserve di munizioni. E sulla questione della neutralità, , bisognerebbe prima spiegare a chi tanti si scandalizza cosa significa neutralità!!!

Sciguetto 1 anno fa su tio
Quindi la Germania ha mandato troppi armamenti al beppe grillo ucraino e ora ha bisogno di reintegrare? Se non fosse da piangere bisognerebbe ridere… tra l’altro, non era Putin quello cui ormai scarseggiavano gli armamenti ed era in ginocchio grazie alle sanzioni? Putin è da esecrare, assolutamente, ma di sicuro non ha iniziato con le armi “contate”; avanti così, e mi raccomando, continuate ad evitare di discutere di pace…

Claude55 1 anno fa su tio
Svizzera vergogna

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Pro Svizzera, consigliere nazionale Thomas Aeschi, Azione per una Svizzera indipendente e neutrale (ASNI) e altre organizzazioni SCATTARE COME MOLLE. Il diritto svizzero prevede che solo il materiale messo fuori servizio possa essere venduto e la decisione di cessarne l'impiego spetta al Parlamento. ...... SUBITO attivarsi per mettere PALETTI che NON PERMETTANO l’esportazione in NESSUN MODO !!!!....Questi mezzi e armi sono in Svizzera e in Svizzera restano PER SEMPRE. Possono al LIMITE cambiare forma COLAT1

Pianeta Terra 1 anno fa su tio
Basterebbe fornirglieli tutti smontati…

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Pianeta Terra
NO caro mio COLAT1 e l'acciaio resta pure in SVizzera per uso interno. NON vedono UNA P1ppa

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Un film già visto e PRE ANNUNCIATO in altri post. Questo é il gioco delle 3 carte. A) dismettere in Svizzera B) Cedere come rivendita alla Germania C) La Germana cede i SUOI Leopard 2 all'Ucraina e re-integra con i Leopard 2 Ex Svizzeri le sue fila.

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Legge esportazioni armi Svizzera BAYPASSATA...

centauro 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Sembri uno di quei patrioti sciovinisti fanatici che guarda solo dentro i confini del proprio paesello, quei tempi sono ormai passati!

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
E NO !!! cari politici SIETE ATTENZIONATI dal POPOLO SVIZZERO IMPIEGATE il vostro tempo a fare altro e non aa esercitarvi in giochini.

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
TUTTI i Leopard 2 da "dismettere" devono essere SMANTELLAT1 e COLAT1 in Svizzera per farne OTTIMO ACCIAIO per un uso ESCLUSIVO SVIZZERO.

Keope1963 1 anno fa su tio
Con la scusa della neutralità ci facciamo proteggere a spese dei paesi Nato. La neutralità aveva senso nell’era Napoleonica o fino a 80 anni fa se proprio…

Frank1966 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
Dovrebbero farti presidente…ahahah

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
Keope1963 : .....hai fatto il militare in CH ?

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Keope1963
Keope onestamente non penso ci si debba sentire in qualche modo in colpa perché la Nato ''ci protegge'' e noi non ne paghiamo i costi. La Nato è un'alleanza formatasi in seguito la Svizzera federale, alla fine mica glie l'abbiamo chiesto (inteso nonni, io nemmeno ero nato). Il fatto che ci circondi non implica che dobbiamo farne parte, alla fine mica siamo il solo paese in questa situazione (vedi Austria).¶ Personalmente ritengo la neutralità della Svizzera dato il ruolo che ha ricoperto negli scorsi decenni. La nostra nazione ospita una sostanziosa lista di associazioni ed organizzazione non governative che avendo qui sede hanno delle aggevolazioni e/o libertà d'azione che in altre nazioni difficilmente avrebbero (immagina una qualche ong con sede in USA e/o Russia, ci sono nazioni che facilmente ne contrasterebbero l'operato). Inoltre, per quanto in tempi recentissimi sia scarso, una nazione neutrale per quanto culturalmente decisamente occidentale, ha la possibilità di avere un ruolo diplomatico (non centrale sicuramente). Basti pensare a quanti vertici e/o forum internazionali ci siano stati in Svizzera malgrado non sia proprio una nazione dal peso specifico praticamente inesistente. Già che il discorso rischia di decadere dal momento in cui prendiamo una posizione ambigua, tipo ora, però sono curioso di sentire delle controargomentazioni, il solo ''eh ma non facciamo la nostra parte'' oppure il ''facciamo i vigliacchi con la scusa di ...'' onestamente mi pare insufficiente.

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Keope1963: Se SI!!!!!....... davanti a quale bandiera HAI GIURATO !!!! COSA HAI GIURATO

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Precisamente SR 1983 a Isone

Manang1404 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
giurare su una bandiera non significa che non si ha una opinione qualche volta in contrasto. Non ha detto di dare blindati alla Germania che poi bombarderanno la Svizzera. Giurare su una bandiera non significa che bisogna accettare lo status quo e bisogna rassegnarti. E soprattutto, ha giurato sulla bandiera svizzera, non su quello che pensa la maggior parte della gente in Svizzera.

Panoramix il Druido 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
Drone: guarda che in Svizzera a militare non si giura su nessuna bandiera. Il giuramento esiste esclusivamente in caso di mobilitazione.

Manang1404 1 anno fa su tio
Risposta a Panoramix il Druido
non si fa nessun giuramento?

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Panoramix il Druido
Panoramix confermo RS 21-2 nessun giuramento, forse gli ufficiali, ma non sono sicuro (non che sia essenziale)

Panoramix il Druido 1 anno fa su tio
Risposta a Manang1404
Manang: no, il giuramento (o promessa solenne) si fa esclusivamente in caso di chiamata al servizio attivo (mobilitazione). Art. 7 Regolamento di servizio dell’esercito (RS 510.107.0).

Manang1404 1 anno fa su tio
Risposta a Panoramix il Druido
parlo da italiano: in Italia si ha il giorno del giuramento, dove le matricole giurano come segue: Art. 575 Giuramento 1. I militari prestano giuramento con la seguente formula: «Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni». Questo non impone loro di avere idee discordanti. Chi giura puo' avere un pensiero che veda l'Italia fuori dall'unione europea, nessuno si stranisce. Questo per dire che molti in questi messaggi che leggo vedono la CE o altre entita' sbagliate, per partito preso e per status quo. Siccome le nazioni si evolvono e, con esse, le relazioni internazionali, mi fa sempre un po' pensare il modo molto fondamentalista di analizzare le cose. Per fortuna non siamo in una zona dove pensiamo di fare fuori l'altro se la pensa in modo diverso
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