Licenziata dipendente russa di un centro per rifugiati ucraini

Le posizioni filorusse all'origine dell'allontanamento.
RISCH - Il Canton Zugo ha licenziato una dipendente russa di un centro per rifugiati ucraini a Risch (ZG), dopo che gli stessi profughi si sono lamentati per le sue posizioni filorusse.
I rifugiati ucraini si sono rivolti direttamente alla "Zuger Zeitung", che ha riferito oggi delle lamentele. La cittadina russa, che lavorava nel centro come sorvegliante, avrebbe criticato le sanzioni europee contro la Russia nonché il presidente ucraino.
La vicenda è stata portata all'attenzione del Cantone anche attraverso i media, ha detto a Keystone-ATS Stefan Ziegler, responsabile dei servizi sociali cantonali. La dipendente, che lavorava nel centro dal 20 giugno, è stata quindi sospesa dall'incarico e nei suoi confronti è in corso una procedura disciplinare.
Il Cantone gestisce l'alloggio collettivo per i rifugiati ucraini in un ex hotel di Risch, dove sono attualmente ospitate un centinaio di persone.
Lo scorso mese di giugno, il Canton Zugo aveva già licenziato il responsabile del centro di transito per richiedenti asilo di Steinhausen (ZG). L'uomo, che non lavorava in contatto con rifugiati ucraini, aveva fatto commenti omofobi su internet e aveva dipinto come eroi i soldati russi nella guerra in Ucraina. Il Cantone ha sporto denuncia nei suoi confronti per sospetta discriminazione e incitamento all'odio.




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