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SVIZZERABerna punta su una centrale elettrica di riserva mobile per rispondere alla fase critica dell'approvvigionamento

02.09.22 - 18:52
Il contratto con un'azienda privata argoviese è stato siglato oggi dal DATEC
Depositphotos (zorabc)
Fonte Ats
Berna punta su una centrale elettrica di riserva mobile per rispondere alla fase critica dell'approvvigionamento
Il contratto con un'azienda privata argoviese è stato siglato oggi dal DATEC

BERNA - La Confederazione ha firmato oggi un contratto con un'azienda privata argoviese per la fornitura di una centrale elettrica di riserva mobile, costituita da otto turbine funzionanti indifferentemente con gas, gasolio e idrogeno.

L'impianto sarà disponibile già durante la fase critica per l'approvvigionamento di energia, attesa dalla fine del prossimo inverno e fino ad aprile 2026, indica una nota diramata questa sera dal Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC).

Si tratta del primo contratto di questo genere per Berna, firmato dallo stesso DATEC. Prevede che la Confederazione acquisti dalla ditta GE Gas Power le turbine, che saranno installate nell'area industriale dell'impresa a Birr (AG). La potenza complessiva dell'impianto è di 250 megawatt. I costi complessivi per tutta la durata di esercizio ammontano a circa 470 milioni di franchi.

Le norme per la costruzione nonché i lavori preparatori e le norme per la messa in funzione e l'esercizio saranno fissate in un'ordinanza, che sarà oggetto di una decisione del Consiglio federale a metà settembre. Le centrali elettriche di riserva saranno sottoposte al sistema di scambio di quote di emissioni.

La Confederazione sta conducendo negoziati con altri potenziali offerenti di simili centrali. Queste fanno parte - in particolare accanto alla riserva di energia idroelettrica, che all'occorrenza potrà essere impiegata in modo mirato già nel corso del prossimo inverno - delle misure volute dal governo per rafforzare l'approvvigionamento energetico in vista di una possibile penuria. A metà agosto il Consiglio federale ha dato il nulla osta all'avvio di negoziati in vista della stipula dei relativi contratti.

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