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SVIZZERAL'appello del Consiglio federale: «Risparmiamo il 15% di gas»

24.08.22 - 17:02
L'obbiettivo è stato annunciato oggi in conferenza stampa. Se la volontarietà non basterà, scatteranno le restrizioni
keystone-sda.ch (PETER KLAUNZER)
Fonte ats
L'appello del Consiglio federale: «Risparmiamo il 15% di gas»
L'obbiettivo è stato annunciato oggi in conferenza stampa. Se la volontarietà non basterà, scatteranno le restrizioni
C'è preoccupazione per la penuria di gas: in questo settore la Svizzera è totalmente dipendente dalle importazioni

BERNA - Seguendo l'Unione europea, nella sua seduta odierna anche il Consiglio federale ha deciso di fissare, per il semestre invernale (ottobre 2022-marzo 2023), un obiettivo volontario di risparmio di gas del 15%. In questo settore la Svizzera è totalmente dipendente dalle importazioni e una penuria a livello europeo si ripercuoterebbe direttamente sul Paese.

«Questa crisi energetica è un segnale per tutti noi: dobbiamo agire ora e produrre più elettricità locale qui da noi», ha affermato la ministra dell'energia Simonetta Sommaruga in conferenza stampa.

Il consumo di gas della Svizzera dipende in ampia misura dal fabbisogno di riscaldamento e il maggiore potenziale di risparmio nei mesi invernali è dunque determinato dalla temperatura dei locali.

Secondo l'Esecutivo, una parte essenziale dei risparmi deve dunque essere ottenuta tramite una riduzione volontaria dei consumi delle economie domestiche, dell'industria, dei servizi e dell'amministrazione pubblica. Ulteriori economie possono essere conseguite tramite la commutazione volontaria, dal gas all'olio, di impianti a doppio combustibile.

Dato che nell'UE il gas viene utilizzato anche per produrre energia elettrica, pure i risparmi nel consumo di elettricità contribuiscono a evitare una situazione di penuria. Per questo motivo la Svizzera punta anche a un impiego efficiente e parsimonioso dell'energia elettrica.

Buon esempio dall'Amministrazione
Per dare il buon esempio, l'Amministrazione federale sta preparando una serie di misure, ha affermato Sommaruga. Concretamente si tratta ad esempio di ridurre la temperatura ambiente negli edifici, spegnere apparecchi e computer il cui funzionamento non è strettamente necessario e ridurre l'impiego di elettrodomestici personali che consumano corrente.

È pure al vaglio la possibilità, in caso si penuria di energia, di riunire diverse sedi dell'Amministrazione federale allo scopo di riscaldare un minor numero di locali e di aumentare, a titolo complementare, la quota di telelavoro del personale. La ministra ha poi aggiunto che il Consiglio federale invita i Cantoni, le Città e i Comuni a esaminare e attuare misure analoghe nelle proprie amministrazioni.

Grazie alla commutazione volontaria d'impianti dal gas all'olio - spesso impiegati nelle aziende - è possibile risparmiare in poco tempo notevoli quantità di gas, rileva ancora il Governo. Visto però che con questo processo aumentano le emissioni di CO2, le imprese non potranno più soddisfare l'obbligo di riduzione delle emissioni di CO2, la Confederazione sta preparando la revisione dell'ordinanza in materia.

Campagna
A fine agosto verrà inoltre lanciata una campagna - d'intesa con i Cantoni, le Città, i Comuni, le imprese di approvvigionamento energetico, l'economia e le organizzazioni della società civile - che illustrerà come, grazie a misure attuabili rapidamente, la popolazione e l'economia possono contribuire a ridurre il consumo energetico. Un grado in meno di riscaldamento consente ad esempio di risparmiare il 5-6% di energia.

Sommaruga ha pure ricordato che il Consiglio federale ha già varato numerose misure, completate dagli obiettivi volontari di risparmio e rammenta che per raggiungere l'obiettivo delle emissioni nette pari a zero entro il 2050, il consumo di gas dovrà essere ridotto e risultare neutrale sotto il profilo del CO2, soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento degli edifici. Non ci sono ricette semplici, ha concluso Sommaruga, assicurando che il Governo fa tutto il possibile per anticipare questa situazione.

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COMMENTI
 

F/A-19 1 anno fa su tio
E poi dai, cos’è sto problema della mancanza di energia....il nostro cantone più i nostri comuni ora sono impegnatissimi a far fuori milioni di franchi in asfalto fonoassorbente, è una gara a chi è più bravo a rifare strade per guadagnare un decibel e naturalmente a creare lavoro per sicurino e ditte di asfalto, praticamente le stesse di asfaltopoli, uno degli scandali più grandi che questo povero cantone ha subito. Naturalmente semafori, caos e colonne sono il regalino per noi cittadini.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
La cosa divertente degli asfalti fonoassorbenti (spesso pure drenanti) è che sono fatti aggiungendo dei polimeri che ne aumentano la porosità. Diciamo che in pratica assorbe meglio la pressione del pneumatico (il concetto è quello di una spugna quando la schiacci). Due sottigliezze, sulle strade passano le auto, queste rilasciano in frenata metalli pesanti e microplastiche (il copertone), in pratica queste stoppano i pori, ergo limitano la capacità fonoassorbente dell'asfalto. In parole povere dopo circa un anno il manto è tale e quale a prima. Per non parlare del gelo, pori significa spazio, che si colma d'acqua, in inverno gela, quindi lo strato d'usura risulta sensibile. Va bene sostituire una vecchia pavimentazione danneggiata con un conglomerato fonoassorbente / drenante, strappar su una strada rifatta pochi anni prima per sostituire lo strato d'usura per ottenere dei vantaggi che dopo pochi mesi risulta nullificato è sinceramente ridicolo.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
E ma questo è il Ticino, i lavori pubblici sono fatti per ingrassare quelli che contano, i cittadini pagano e si fanno infinocchiare con le belle parole dei servitori “ dello stato”, vai avanti te che a me scappa da ridere.....

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Io penso sia più una questione di ''autopippe'' ai piani alti del dipartimento del territorio, si fanno paranoie inutili e non pensano che banalmente non esistono parti gratis (tutto ha un costo). Invece di asfaltare strade rotte, fare deviazioni invece di piazzare semafori, allargare le carreggiate montane quando si fanno i lavori preferiscono strappar su lo strato d'usura posato 2-3 anni prima (da me asfaltano esattamente com'era prima, poi non mettono le strisce in mezzo perché la strada è troppo stretta per essere a norma). Quest'anno mi sono rifatto gli occhi vedendo nei Grigioni, vicino a Coira, una deviazione accanto alla strada in un prato per permettere i lavori senza piazzare semafori, mi sono commosso, in Ticino piuttosto che toccare quei 200 mq di un contadino piazzano un elicottero per trasportare le macchine. Mi chiedo chi metta in testa ai politici tutti questi problemi, è giustissimo sostituire un manto stradale, mi chiedo perché non farlo quando la carreggiata lo richiede (e non le esigenze burocratiche).

F/A-19 1 anno fa su tio
Io sarei per una centrale nucleare nel piano di Magadino, vicino a fiume e lago, di ultima generazione che produce e vende anche all’estero energia. Sarebbe una miniera d’oro, altro che investire mezzo miliardo e passa nel PSE per far vedere a 4 gatti la partita due volte al mese.

emibr 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Posso condividere la proposta della centrale nucleare in Ticino, però costruita vicino a casa sua, caro F/A-19. Qui, colpa anche di stampa e autorità, ci si sta facendo prendere dal panico o si sta cavalcando il panico per favorire le politiche energetiche proposte dai grandi gruppi industriali . È talmente evidente che c'è un margine di risparmio sul consumo di energie fossili o elettrica, e non parlo certo della sostituzione delle lampadine visto che portano, o hanno portato, ad un risparmio minimo. Il risanamento energetico delle abitazioni avrebbe dovuto iniziare molti anni fa e non si è spinto abbastanza con aiuti, o sgravi, più importanti ai proprietari. Altro campo in cui si è dormito è la posa di pannelli fotovoltaici su tutti i tetti degli edifici pubblici e non. Come esempio posso portare quello dell'edificio pubblico in cui ho lavorato, una superficie utilizzabile di 4-5000 metri quadrati, in cui fu chiesto ai servizi proposti del cantone di fare una installazione, anche didattica, uffici che risposero che erano allo studio dei progetti per tutti gli stabili cantonali, progetti che ancora non vedo realizzati oggi. Molto tempo perso per miopia.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Ed il PVP a cosa è servito se non a creare caos ed a rendere la città di Lugano irriconoscibile, ed il Polo degli eventi? Ed il LAC? Non parliamo di altra Sir e svincoli vari che sono in mano a ditte in odor di mafia....

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Alptransit

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
Vicino a casa mia è impossibile, garantito. Io la farei bonificando le bolle di magadino, ultimo pantano maleodorante rimasto in Ticino, raccoglitore di zanzare e scorsoni. Sarebbe una miniera d’oro, i soldi non mancherebbero e si eviterebbe di sperperarli visto che c’è il vizio di buttarne via tanti in opere inutili.

vulpus 1 anno fa su tio
La dimostrazione di quanto poco è pianificato il piano energetico federale. Si tratta per lo più di un piano di emergenza. Alcuni anni fa era di moda il gas: tutti si ricorderanno i cantieri infiniti per posare tubi a destra e a manca. Poi finita la fobia del gas avanti con le thermopompe e i pellets. Ora anche quì siamo alla corda attorno al collo : elettricità che si prevede di razionare , pellets introvabili. E allora via con l'elettrico rinnovabile oppure no. Ma quì pure si è inciampati emotivamente con la decisione di rinunciare al nucleare senza alternative disponibili. E allora ? In brache di tela? Probabilmente no, se i cittadini non si faranno prendere dal panico dalle dichiarazioni del CF attuali. Non dimentichiamo che in CH possiamo produrre elettricità dall'idraulico per tutta la nazione. Ma purtroppo esistono anche degli accordi o contratti internazionali dove ne è prevista la vendita ad altre aziende, e i contratti vanno rispettati.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
In Ticino il gas non è molto presente, è stato posato qualche tubo ma nulla di rilevante, più per scopi industriali, difatti il gasdotto si ferma al Piano di Magadino. Il discorso è lo stesso che si dovrebbe fare con il nucleare, bisogna diversificare per garantire un approvvigionamento il più stabile possibile. La Svizzera ha deciso di puntare su pochi vettori tanto per far bella figura rinunciando ad altri, si è vista a rischio blackout subito ha pensato di virare sul gas, cosa che evidentemente non è più possibile. Il gas naturale può esser molto utile in ottica di decarbonizzazione per tutte quelle lavorazioni che non sono facilmente elettrificabili (siderurgia e via dicendo), però non possiamo affidarci totalmente affidamento, vedi Germania.

emibr 1 anno fa su tio
Forse questa crisi con il conseguente aumento dei prezzi dei vettori energetici servirà finalmente a spingere molti proprietari a risanare tutti quei vecchi edifici che sprecano energia poiché poco o nulla isolati. Ciò avrà anche una ricaduta positiva sull'economia.

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
Già, però ci vuole denaro... Ora poi che i tassi ipotecari aumentano l'operazione non è alla portata di tutte le tasche. Per gli appartamenti in affitto, i proprietari caricherebbero i costi delle migliorie sugli inquilini. Per quanto riguarda il fotovoltaico poi credo ci siano conflitti d'interesse. A Lugano ad esempio, solo nella cerchia dei miei conoscenti, a 5 persone è stata negata la posa dei pannelli. Viene da pensare che il Comune faccia l'interesse dell'AIL... Da notare che sia la legge federale che quella canttonale lo permetterebbero.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Non mi sorprende quello che dici e là qualcosa è inquietante, assomigliamo sempre più agli italici....

emibr 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Certo che ci sono dei costi, ma si tratta di un investimento e non di una spesa, investimento che si ammortizza in pochi anni grazie all'aumento del costo dei combustibili fossili. Purtroppo è chiaro che il risanamento non può avvenire in pochi mesi, ma le autorità dovrebbero fare uno sforzo maggiore per spingere in questa direzione (aiuti mirati, sgravi fiscali, ecc.) invece di misure che non cambiano che momentaneamente il consumo energetico.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Mirko Zxy su Facebook da degli incompetenti al consiglio federale perché ha fatto le sanzioni alla Russia, per cui non c'è gas. Faccio notare che la Svizzera importa il gas russo dalla Germania (fa da tramite), per non parlare del fatto che se non sbaglio non sono nemmeno partite. In ogni caso se la Svizzera non avesse fatto sanzioni, come dovrebbe arrivare qua il gas dalla Russia, via aereo, via onde radio?

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Ma a quanto pare il gasdotto che va in Germania passa dalla Svizzera...

Mattiatr 1 anno fa su tio
In pratica non è ancora chiaro cosa fare per questo inverno, ottimo.
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