Le donne svizzere scendono in piazza

Vi saranno manifestazioni in oltre 30 Comuni. Il Collettivo "Io l'8 ogni giorno" organizza un ritrovo in Piazza Governo.
Le rivendicazioni? L'uguaglianza sul posto di lavoro, il riconoscimento del lavoro non retribuito e la violenza subita dalle donne.
BERNA - L'uguaglianza temporeggia. Discriminazione e disuguaglianza rimangono la regola, sia sul posto di lavoro che nell'insieme della società, constata l'Unione sindacale svizzera (USS). Per tutti questi motivi, oggi 14 giugno le donne scenderanno nuovamente in piazza in tutta la Svizzera.
Il divario salariale tra donne e uomini non si riduce e anche il divario fra le rendite resta in media di un terzo, sottolinea l'USS in un comunicato.
In più di 30 comuni - anche del Ticino - sono previste numerose azioni, raduni e altre manifestazioni per chiedere cambiamenti. Collettivi femministi, sindacati, così come varie organizzazioni e partiti politici si mobiliteranno in particolare contro la riforma dell'AVS a scapito delle donne.
Altri temi e rivendicazioni al centro di questa giornata sono il riconoscimento e la ripartizione più equa del lavoro non retribuito come anche la lotta contro la violenza sessuale. Questa ultima tematica sarà al centro della manifestazione organizzata oggi alle 18 in Piazza Governo a Bellinzona dal Collettivo "Io l'8 ogni giorno" che con lo slogan «siamo stufe di aspettare» chiederà alle autorità misure più efficaci per combattere la violenza sulle donne.




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