
ZURIGO - Gli svizzeri tedeschi andranno meno in vacanza quest'estate e chi si muoverà rimarrà spesso in Svizzera: è quanto emerge da un sondaggio condotto in giugno dalla società di ricerca di mercato zurighese Innofact su un campione di 758 persone.
Il 62% degli interpellati si recherà - o lo sta facendo, oppure l'ha già fatto - per almeno una settimana in ferie durante i mesi estivi, un dato sensibilmente inferiore al 78% osservato in un precedente rilevamento che risale al 2017, si legge in un comunicato odierno. Di questi il 52% si muoverà nella Confederazione: tre anni or sono solo 1 su 5 contava di fare vacanza in uno dei 26 cantoni.
Località gettonate - Tra chi si reca all'estero, il 50% punta sugli stati confinanti: anche questa quota è salita rispetto al 36% del 2017. Il paese più gettonato è l'Italia, con il 17% (19% tre anni or sono); segue la Germania con il 15% (7%); Francia, Austria e Spagna sono tutte al 9% (7%, 3%, 16% nel 2017), la Croazia è all'8% (3%).
Alla base di questa "decisione" c'è soprattutto un problema di tipo economico. Chi resta in Svizzera molto probabilmente resta anche a casa propria, visto i prezzi che abbiamo; e al contempo teme di perdere lo stipendio nel caso in cui il datore di lavoro dovesse decidere che dove sei stato è diventata zona a rischio. Anche non fuori dalla Svizzera. Semplicemente fuori dalla porta della propria casa. Facile spingere la gente terrorizzata a "decidere".