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VAUDScolarizzazione in tedesco per una bambina di Marly

17.03.20 - 12:00
Lo ha deciso il Tribunale federale nonostante l'opposizione del comune francofono presso il quale risiede la piccola
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Fonte ats
Scolarizzazione in tedesco per una bambina di Marly
Lo ha deciso il Tribunale federale nonostante l'opposizione del comune francofono presso il quale risiede la piccola

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ha dato ragione ai genitori di una bambina friburghese di 7 anni, scolarizzata in francese: quest'ultima potrà seguire le lezioni della scuola elementare in tedesco, nonostante l'opposizione del comune di Marly (FR) e delle autorità cantonali.

Stando a una sentenza del TF pubblicata oggi, Marly fa parte del distretto bilingue della Sarine che ha una forte minoranza germanofona. Nonostante la lingua ufficiale sia il francese, il comune friburghese ha firmato una convenzione concernente la Scuola libera pubblica (ELPF) al fine di consentire ai bambini germanofoni di seguire un insegnamento nella propria lingua madre.

La bambina, il cui padre è francofono e la madre tedescofona, è bilingue. I suoi genitori aveva rinunciato a iscriverla all'ELPF per il primo e il secondo anno di Harmos, a causa dell'offerta extrascolastica limitata. Ma alla fine del secondo anno, hanno chiesto che possa essere scolarizzata in tedesco a partire dalla terza Harmos.

Nonostante i preavvisi favorevoli dell'ispettrice scolastica e delle direzioni dei due istituti interessati, i genitori non avevano ottenuto il permesso da parte delle autorità comunali e cantonali.

Nella sua sentenza, il TF ricorda che i cantoni determinano le loro lingue ufficiali nel rispetto delle minoranze linguistiche autoctone. Nella fattispecie, i giudici losannesi ritengono che il comune di Marly abbia firmato una convenzione che consenta la scolarizzazione in tedesco degli allievi tedescofoni.

La minoranza germanofona può quindi rivendicare, alla stessa stregua della popolazione domiciliata in regioni bilingui, un diritto a un insegnamento in tedesco. Inoltre, le autorità friburghesi non hanno fornito alcuna spiegazione concreta sulle difficoltà di organizzazione che potrebbero opporsi a un trasferimento della bambina in questione dalla scuola francofona a quella tedescofona.

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